I tribunali sono fermi. Udienze ferme. dibattimenti fermi.
Apparentemente uno dei risultati di questa emergenza è l’idea di tempi certi e veloci dei processi sia stata del tutto accantonata. D’altronde la cosa è comprensibile. Dai tempi dell’antica Roma il diritto si esplica attraverso un rapporto sociale, di dibattimento e confronto faccia a faccia tra diritto e difesa.
Oggi non è possibile farlo. Oggi tutto è bloccato. Forse è necessario cambiare paradigma. Se ormai sottilmente si sta insinuando l’idea che videoconferenza = incontro tra persone, forse tra poco si teorizzerà che videoprocesso 0 dibattimento in aula. e bisognerà rimodulare i codici e le legislazioni di conseguenza.
Una giuria riunita in videoconferenza, o un collegio giudicante riunito in videoconferenza hanno lo stesso valore giuridico di persone in carne ed ossa sedute fianco a fianco?
Il futuro di pone davanti a una sfida. meglio pensarci da subito