LAVORO (pag. 3)
Disoccupati: disponibile l’assegno di ricollocazione
A regime l’assegno di ricollocazione (in sigla AdR). Dopo la sperimentazione che ha riguardato circa 30 mila disoccupati, dal 14 maggio scorso l’assegno può essere chiesto da tutti gli aventi diritto, ossia dai disoccupati che percepiscono l’indennità di disoccupazione (Naspi) da più di 4 mesi. La richiesta va effettuata in via telematica collegandosi al portale internet di Anpal (è l’agenzia nazionale delle politiche attive del lavoro, del ministero del lavoro). Dal 28 maggio, inoltre, l’AdR può essere richiesto anche rivolgendosi agli istituti di Patronato convenzionati con l’Anpal, che possono assistere i richiedenti nelle varie fasi di attivazione della nuova misura.
In verità, la platea dei potenziali destinatari dell’AdR dovrebbe essere più ampia e comprendere pure i soggetti beneficiari del “Reddito di Inclusione” (Rei) e i lavoratori coinvolti in accordi di ricollocazione con erogazione di cassa integrazione guadagni per riorganizzazione aziendale e crisi. Tuttavia, le modalità per la richiesta dell’AdR da parte di queste due categorie di soggetti non sono ancora operative e devono ancora essere definite.
LAVORO (pag. 4)
Reddito di inclusione più esteso: da giugno le domande
Da giugno si possono presentare le richieste del Rei (reddito d’inclusione) nella versione più inclusiva, cioè senza più considerare alcune requisiti nella composizione del nucleo familiare, abrogati con decorrenza 1° luglio dalla legge Bilancio 2018 (legge n. 205/2017). Lo ha chiarito l’Inps con il messaggio n. 1972/2018 dell’11 maggio scorso.
Fino al 31 dicembre 2017 era richiesto che il nucleo familiare versasse in almeno una delle seguenti condizioni:
- presenza di un minorenne;
- presenza di una persona disabile e di almeno un suo genitore o tutore;
- presenza di una donna in stato di gravidanza;
- presenza di una persona d’età non inferiore a 55 anni disoccupata.
Dal 1° gennaio 2018 il soggetto d’età non inferiore a 55 anni, inoltre, non deve più trovarsi anche nelle condizioni di aver terminato di riscuotere l’indennità di disoccupazione da tre mesi o di risultare disoccupato da tre mesi.
PREVIDENZA (pag. 4)
Pensione di reversibilità e risarcimento del danno
La pensione di reversibilità non riduce il risarcimento del danno patrimoniale spettante per incidente stradale. Il familiare superstite, in altre parole, ha diritto a ricevere dalla compagnia di assicurazione il pieno risarcimento per la perdita del congiunto nel sinistro stradale, senza cioè decurtarlo del valore capitale della pensione di reversibilità cui, lo stesso familiare, abbia eventualmente diritto in conseguenza della morte del congiunto. A stabilirlo è stata la corte di cassazione, Sezioni Unite, con la sentenza n. 12568/2018 depositata il 22 maggio 2018
FISCO (pag. 5)
Gli acconti Imu e Tasi 2018 (calcolo semplice, quasi sempre)
Giugno, come consueto, è il mese del primo dei due appuntamenti annuali legati alle principali imposte comunali sugli immobili, l’IMU e la TASI. Il giorno 16, infatti, è l’ultimo giorno per pagare l’acconto dei due tributi; quest’anno, però, poiché la scadenza ordinaria cade di sabato, si avranno a disposizione quarantotto ore in più e si potrà onorare l’adempimento entro lunedì 18. Per il saldo, se ne riparlerà il 17 dicembre (il 16 è domenica).
Come già nel 2017, anche per l’anno 2018 non ci sono novità particolari da segnalare. La disciplina dei due balzelli è rimasta la stessa, con la conferma, innanzitutto, dell’esenzione per la prima casa, nonostante i timori innescati dalla raccomandazione arrivata dalla Commissione europea: l’organismo comunitario, pur dando l’ok alla manovra correttiva della primavera scorsa, aveva sollecitato il Governo italiano ad adottare, per l’anno successivo (il 2018, appunto), misure di maggior rigore, in primis la reintroduzione della tassazione sulla prima casa. Raccomandazione alla quale, fortunatamente, per ora, non è stato dato seguito.
FISCO (pag. 9)
Gli ultimi chiarimenti del Fisco sugli oneri che riducono l’Irpef
L’Agenzia delle entrate ha diffuso una circolare (n. 7/E/2018), realizzata in collaborazione con la Consulta nazionale dei Centri di assistenza fiscale (CAF). Il documento rappresenta una vera e propria guida alla dichiarazione dei redditi delle persone fisiche relativa all’anno d’imposta 2017. Infatti, tratta in maniera sistematica le disposizioni riguardanti le spese che danno diritto a deduzioni dal reddito, a detrazioni d’imposta, crediti d’imposta ed altri elementi, come le ritenute, rilevanti per la compilazione della dichiarazione e per l’apposizione del visto di conformità.
L’obiettivo – si legge nella premessa – è offrire, agli operatori, uno strumento in grado di garantire un’applicazione uniforme delle norme sul territorio nazionale e, agli uffici fiscali, una bussola per orientare in maniera altrettanto uniforme le attività di controllo. Il documento, ovviamente, è utile anche ai singoli contribuenti per risolvere dubbi interpretativi.
La circolare prende le mosse dalla analoga n. 7/E dello scorso anno, aggiornandola con le novità normative e interpretative: le pagine sono ora 360 (erano 324)! Sono state inserite le risposte del Fisco agli interpelli dei contribuenti o ai quesiti posti da CAF e professionisti su questioni affrontate in sede di assistenza fiscale. Inoltre, sono elencati tutti i documenti che i contribuenti devono produrre all’intermediario affinché questi rilasci il visto di conformità e che possono essere richiesti dalle Entrate in sede di controllo.
In questo numero i principali chiarimenti dell’Agenzia delle entrate in materia di oneri deducibili e/o detraibili.
PREVIDENZA (pag. 23)
Versamenti volontari 2018. Aumenti anche per i dipendenti
Quest’anno, per coprire un intero anno dal punto di vista previdenziale mediante i contributi volontari, occorre spendere almeno 38 euro in più rispetto alla spesa richiesta nel 2017. Dopo tre anni (2015/2017), il tasso d’inflazione Istat è positivo, pari all’1,1%, facendo di conseguenza crescere l’importo di contributi da pagare. Il lavoratore dipendente che ha cominciato a versare i contributi volontari prima del 1996 deve pagare, per quest’anno, 2.941 euro se vuole coprire l’intero anno di contributi (euro 2.909 la spesa annua sopportata nel 2017); lo stesso lavoratore che, invece, ha cominciato a versare i contributi da sé (questo il significato di “volontaria”) dopo il 1995, deve versare 3.483 euro (euro 3.445 la spesa annua sopportata nel 2017).
Artigiani e commercianti, invece, scontano anche per l’ultima volta, l’aumento programmato delle aliquote di contribuzione.
In questo numero: l’autorizzazione, quando si paga e quanto paga ciascuna categoria.
PREVIDENZA (pag. 25)
Pensioni: in arrivo la quattordicesima
In arrivo a luglio la “quattordicesima” ai pensionati classe ’54 e precedenti. La quattordicesima (legge n. 127/2007) è l’erogazione di una somma aggiuntiva ai pensionati con età pari o superiore a 64 anni, titolari di uno o più pensioni, che versano in determinate condizioni di (basso) reddito. Potenziali beneficiari sono i titolari di pensioni ex dipendenti ed ex lavoratori autonomi che non hanno redditi personali (non si valuta il reddito dell’eventuale coniuge) superiori a certi limiti (dallo scorso anno, 2017, fino a due volte il trattamento minimo di pensione). Quando il reddito del pensionato supera il limite per il diritto ma non l’importo pari al limite più l’importo di quattordicesima, viene riconosciuta una quattordicesima ridotta, cioè in misura tale da non superare la soglia più alta (limite più quattordicesima).
La quattordicesima non costituisce reddito né ai fini fiscali né ai fini della corresponsione di prestazioni previdenziali e assistenziali (eccetto, per un importo di 156 euro, dell’incremento delle maggiorazioni sociali).
PREVIDENZA (pag. 25)
Sospensione per infortunio degli oneri contributivi
In caso di malattia o infortunio si possono sospendere i versamenti di contributi alla gestione separata Inps. Lo stop è possibile, per la durata dell’inabilità, se questa è superiore a 60 giorni e per un massimo di due anni, al termine dei quali vanno versati i contributi sospesi, in unica soluzione o a rate (nel secondo caso va fatta richiesta all’Inps e la dilazione comporterà il pagamento degli interessi legali).
Sono interessati principalmente i professionisti senza cassa (per se stessi) e i committenti (per i propri collaboratori coordinati e continuativi).
Per avvalersi della facoltà di sospensione, l’Inps ha dettato le istruzioni per ciascun soggetto su cui ricade l’obbligo di contribuzione.
FISCO (pag. 26)
730: compilazione assistita ma no è facile utilizzarla
Dallo scorso maggio, nell’ambito dell’“operazione 730 precompilato”, l’Agenzia delle entrate ha attivato la nuova modalità di compilazione assistita, tramite la quale è possibile modificare singole voci di spesa relative alle sezioni I e II del quadro E, dedicate, rispettivamente, agli oneri per i quali spetta la detrazione del 19 o del 26% e a quelli deducibili dal reddito complessivo. In particolare, si possono inserire nuove spese (ad esempio, uno scontrino della farmacia non pervenuto nella banca dati del Sistema tessera sanitaria) oppure modificare, integrare o cancellare i dati degli oneri comunicati dai soggetti terzi (banche, assicurazioni, enti previdenziali, università, ecc.). In questo caso, eventuali controlli documentali da parte del Fisco riguarderanno esclusivamente i dati aggiunti o rettificati dal contribuente, contrariamente a quanto avveniva negli anni passati, quando anche una sola variazione apportata ai dati preinseriti comportava il rischio di indagini sull’intera dichiarazione. Insomma, una novità da salutare con favore, a vantaggio dei contribuenti che, fino all’anno passato, spesso si rassegnavano ad accettare incondizionatamente la dichiarazione confezionata dal Fisco e rinunciavano a qualsiasi tipo di intervento, ancorché legittimo, pur di mantenere l’immunità da successivi controlli.
Tuttavia, tale innovazione ha palesato più di una criticità, subito denunciate anche dall’ANC, ossia l’Associazione nazionale commercialisti.
In questo numero: una guida al percorso per la compilazione assistita.
INSERTO
Dichiarazione dei redditi e Irap professionisti
Nell’inserto la guida pratica per non commettere errori, con particolare attenzione ai quadri che interessano la categoria (contribuenti ordinari e regimi agevolati).