FISCO (pag. 3)
La manovra correttiva è legge: molte le novità
Manovrina per modo di dire. Il provvedimento – adottato dal Governo (decreto legge n. 50/2017) e licenziato definitivamente dal Parlamento il 15 giugno scorso (legge n. 96, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 144 del 23 giugno, Supplemento ordinario n. 31) – si presenta come una vera e propria manovra finanziaria. Nominalmente si arriva fino all’articolo 67 ma, in realtà, il numero degli articoli presenti è quasi doppio, considerati i vari bis, ter, quater, ecc., introdotti durante l’iter di conversione.
L’intervento di correzione dei conti pubblici era stato sollecitato dalle autorità economiche comunitarie, che avevano chiesto di adottare misure in grado di ridurre il rapporto deficit/Pil. I compiti svolti dall’Esecutivo valgono, per il 2017, circa 3,1 miliardi di euro, sufficienti ad incassare la promozione da parte della Commissione europea e a superare il rischio che nei confronti dell’Italia, venisse avviata una procedura di infrazione.
La correzione dei numeri avviene principalmente con misure che incrementano le entrate (per circa 2,8 miliardi).
E’ da segnalare l’allargamento del perimetro di applicazione dello split payment (cioè del meccanismo di versamento dell’Iva dovuta per le operazioni effettuate nei confronti di soggetti pubblici), la stretta sulle detrazioni IVA e sull’uso improprio delle compensazioni e una specifica disciplina sulle locazioni abitative di breve durata.
Maggiori entrate sono messe in preventivo anche grazie ad incrementi diretti della tassazione (accise sui tabacchi, prelievo sulle slot machine, ritenute su lotterie e giochi a premi) nonché al depotenziamento di alcune agevolazioni.
Sempre sul versante fiscale, vanno poi ricordati:
- il varo della disciplina sugli indici sintetici di affidabilità fiscale (ISA), strumento che dal periodo d’imposta 2017 prende il posto dei pensionandi studi di settore;
- la proroga della sospensione di adempimenti e versamenti nelle aree terremotate del Centro Italia e l’istituzione, in quei territori, di una zona franca urbana; gli incentivi per l’acquisto di case antisismiche (detrazione del 75 o dell’85% del prezzo pagato, entro un importo massimo di 96.000 euro per immobile);
- la possibilità, per i contribuenti no tax area, di cedere la detrazione del 65% per interventi di riqualificazione energetica su parti comuni condominiali;
- il credito d’imposta a favore di imprese e professionisti che investono in campagne pubblicitarie.
Ribadito, infine, anche l’impegno a “rimodulare” le famose “clausole di salvaguardia”, ossia a rinviare per ora (o, in seguito, annullare: chissà…) i programmati incrementi delle aliquote Iva.
LAVORO (pag. 3)
Tra le misure non fiscali più significative, inserite durante il passaggio in Parlamento della manovrina primeggia la nuova disciplina sul lavoro occasionale, in pratica la reintroduzione dei voucher, adesso consentiti fino ad un massimo di 5.000 euro annui, e l’istituzione del c.d. Libretto famiglia, acquistabile presso l’Inps o gli uffici postali e utilizzabile per pagare prestazioni occasionali di piccoli lavori domestici (pulizia, giardinaggio, manutenzione), assistenza domiciliare a bambini e a persone anziane ammalate o con disabilità, insegnamento privato supplementare. All’argomento è dedicato l’inserto di questo numero.
PUBBLICA AMMINISTRAZIONE (pag. 9)
Pubblica amministrazione: ultimi tasselli della riforma
Anche gli ultimi tasselli della riforma Madia della pubblica amministrazione sono andati al loro posto, almeno teoricamente. Nella Gazzetta Ufficiale del 7 giugno scorso sono stati infatti pubblicati i decreti legislativi 25 maggio 2017, n. 74 e n. 75, entrambi attuativi dell’art. 17 della legge delega 7 agosto 2015, n. 124 e riguardanti, rispettivamente, la riforma del sistema di valutazione dei pubblici dipendenti ai fini della corresponsione del trattamento accessorio (modifiche ed integrazioni al decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150) e la riforma del lavoro alle dipendenze delle pubbliche amministrazioni (modifiche ed integrazioni al decreto legislativo 30 marzo 2011, n. 165).
LAVORO (pag. 11)
Appalti e poteri dell’Autorità anticorruzione
In sede di conversione parlamentare della manovrina, è stata reintrodotta (anche se parzialmente) la norma sul cosiddetto potere di raccomandazione vincolante attribuito all’Autorità nazionale anticorruzione, eliminato in precedenza dal decreto correttivo del nuovo codice degli appalti. Che cosa cambia e che cosa no.
LAVORO (pag. 12)
Pericoloso “navigare” nelle ore d’ufficio
Un dipendente che ha usato per molte ore nel giro di due mesi la connessione internet aziendale, per fini personali, è stato licenziato per “giustificato motivo soggettivo”. La Cassazione ha confermato le precedenti sentenze di merito. Le motivazioni.
IMMOBILI (pag. 13)
Irregolarità e abusi edilizi: vademecum del Consiglio di Stato
Il Consiglio di Stato, il massimo organo di giustizia amministrativa, ha individuato (sentenza n. 1484/2017) i diversi profili di irregolarità degli interventi edilizi chiarendo, per ciascuno, la relativa sanzione. Il risultato è un prospetto riepilogativo dei molteplici casi di difformità, utile sia alla pubblica amministrazione sia ai privati, tanto più che a breve dovrebbe essere licenziato dal Parlamento un testo in materia di demolizioni di immobili abusivi.
Una catalogazione delle attività che portano all’abbattimento delle opere realizzate illegittimamente si presenta quanto mai opportuna.
FISCO (pag. 35)
Imposte non versate: sanzioni modeste per ravvedimenti rapidi. Il nuovo calendario
A partire dal 2017, per il versamento delle somme dovute in base alla dichiarazione dei redditi lo storico appuntamento del 16 giugno è stato spostato in avanti di due settimane, al 30 giugno. Di conseguenza, anche la seconda chiamata (entro il trentesimo giorno successivo, con la maggiorazione dello 0,40%) è slittata dello stesso numero di giorni, quindi al 30 luglio, termine che quest’anno, cadendo di domenica, è spostato automaticamente a lunedì 31.
Il nuovo calendario vale non solo per tutte le imposte che scaturiscono dal modello Redditi di persone fisiche e società (quindi Irpef, Ires, imposte sostitutive, cedolare secca, ecc., sia a titolo di saldo per il 2016 che a titolo di primo acconto 2017), ma anche per l’imposta regionale sulle attività produttive risultante dalla dichiarazione Irap (sempre saldo 2016 e primo acconto 2017) nonché, con riguardo ai soggetti passivi Iva, per l’imposta sul valore aggiunto dovuta a saldo, qualora ci si sia avvalsi dell’opportunità di agganciarne il pagamento a quello delle imposte sui redditi, aggiungendo alla cifra dovuta la maggiorazione dello 0,40% per mese o frazione di mese successivo alla scadenza ordinaria del 16 marzo.
Chi, per qualsiasi motivo (dimenticanza, momentanea indisponibilità finanziaria, calcoli errati), ha saltato anche questa scadenza o ha versato in misura inferiore rispetto al dovuto, può rimediare all’irregolarità ricorrendo all’istituto del ravvedimento operoso. In tal modo, pagherà sanzioni sensibilmente ridotte rispetto alla misura ordinaria; lo sconto è graduato in funzione del tempo trascorso tra la commissione della violazione e la sua regolarizzazione: più lo si fa in tempi rapidi, più si risparmia. Naturalmente, anche il calendario del ravvedimento è cambiato
L’opportunità, pur se con qualche lieve differenza, riguarda anche i due principali tributi locali (l’Imu e la Tasi), per i quali, il 16 giugno scorso, è scaduto il termine per l’acconto 2017.
FISCO (pag. 37)
Nuova Agenzia della riscossione e pignoramento dei conti correnti dei debitori
Dal 1° luglio l’Agenzia delle Entrate Riscossione è subentrata a Equitalia nell’attività di riscossione dei debiti. Allarme sulla stampa. E’ stato detto che il nuovo agente per la riscossione avrebbe potuto prelevare le somme dovute al Fisco direttamente dai conti correnti dei contribuenti morosi senza l’autorizzazione dell’autorità giudiziaria. Da questo punto di vista, in verità, non è cambiato nulla. Il fatto è che, obiettivamente, il nuovo ente ha più strumenti per conoscere l’effettiva situazione economica del debitore. I particolari nella rubrica di questo numero “Il fisco si spiega”.
INSERTO
Il ritorno dei voucher
Cambia il nome, non la sostanza – Aumentano i compensi e l’accantonamento previdenziale – Si chiamerà “libretto di famiglia” se gli utilizzatori sono “privati”, “contratto di prestazioni occasionali” per gli utilizzatori economici – I settori esclusi – In un inserto di 40 pagine chiariti anche i confini tra lavoro autonomo, subordinato e collaborazioni alla luce delle sentenze della magistratura e delle interpretazioni “autentiche” del legislatore.