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Leggi Illustrate N.423

5 Maggio 2017
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FISCO (pag. 3)

La manovra correttiva: le novità fiscali

Dando seguito alle sollecitazioni delle autorità economiche comunitarie il Governo italiano ha dovuto aggiustare i suoi conti, con l’obiettivo di ridurre al 2,1% il rapporto deficit/Pil: necessari allo scopo, 3,4 miliardi di euro.

Il testo normativo (Gazzetta Ufficiale del 24 aprile, Supplemento Ordinario n. 20/L), prima di arrivare alla versione definitiva, ha subìto significativi aggiustamenti e limature rispetto alla prima bozza circolata e, strada facendo, si è sempre più arricchito di contenuti, arrivando a 67 articoli e assumendo l’aspetto di una vera e propria Finanziaria (ovvero, come si dice oggi, legge di bilancio). In più c’è il consueto timore che non è finita qui e che, durante l’iter di conversione in legge da parte del Parlamento (da concludere entro 60 giorni dalla data di pubblicazione del decreto, cioè entro il 23 giugno), si assista al consueto assalto alla diligenza orchestrato dai partiti, durante il quale i parlamentari si danno un gran da fare per ottenere l’approvazione di emendamenti a vantaggio di interessi troppo spesso particolaristici (che necessariamente appesantiscono la spesa).

In questo numero tutte le novità fiscali contenute nel decreto.

PREVIDENZA (pag. 6)

In pensione prima i lavoratori precoci o in condizioni disagiate

Ape sociale al via il 1° maggio, anche se la presentazione delle domande è stata rinviata di qualche giorno. Fino al 30 giugno (salvo proroghe), disoccupati, invalidi e occupati in attività e professioni gravose potranno fare domanda per mettersi a riposo anticipatamente nel 2017, se nel corso di quest’anno compiono almeno 63 anni d’età e maturano 30 di contributi (36 anni a chi svolge lavori gravosi). Fino all’età del pensionamento (periodo massimo: 3 anni e 7 mesi), l’Inps erogherà un’indennità (appunto l’Ape sociale), il cui importo non può superare i 1.500 euro lordi mensili.

Sempre dal 1° maggio, inoltre, ha preso il via il pensionamento anticipato (pensione di anzianità) per chi abbia iniziato a lavorare prima di 18 anni e risulti disoccupato, invalido, impegnato in attività usuranti o gravose oppure beneficiario dei permessi della legge n. 104. Questi lavoratori possono richiedere la pensione di anzianità con un anticipo di 22 mesi, di (soli) 10 mesi se lavoratrici. La legge di Bilancio 2017, infatti, ha ridotto a 41 anni il requisito contributivo unico (a prescindere dall’età) esclusivamente a favore dei lavoratori c.d. “precoci”.

Il via libera alle misure verrà dato dalla pubblicazione in G.U. del decreto di attuazione della legge Bilancio 2017, firmato il 18 aprile scorso dal presidente del Consiglio dei ministri e su cui, il 29 aprile, il Consiglio di Stato ha espresso parere con qualche osservazione. Osservazioni che potrebbero far slittare di qualche settimana il via libera alle domande, ma senza comportare riflessi negativi sulla decorrenza delle prestazioni: l’Ape resta comunque “decorrente” dal 1° maggio 2017.

Il decreto tiene conto di due norme d’interpretazione autentica contenute nella manovra correttiva (art. 53). Il comma 1 riguarda l’Ape sociale e il comma 2 il pensionamento anticipato dei lavoratori precoci. Entrambe fissano in sette anni il periodo su cui verificare il requisito dello svolgimento di attività gravose, che deve essere di sei anni.

In questo numero: i requisiti per ottenere l’APE sociale e la pensione anticipata per i precoci.

LAVORO (pag. 9)

Nuovo codice degli appalti: definitivo il decreto correttivo

Un provvedimento di 131 articoli, per un totale di oltre 440 modifiche. Questa, in sintesi, la portata del decreto di correzione al nuovo codice appalti pubblici varato il 13 aprile scorso. Introduce numerosissime modifiche alla disciplina in vigore dallo scorso anno. In alcuni casi si è trattato di interventi normativi volti a sanare errori materiali o formali che erano stati commessi nell’aprile di un anno fa al momento dell’approvazione definitiva del nuovo codice (il decreto legislativo numero 50 del 2016). In altre ipotesi, invece, siamo di fronte a cambiamenti anche rilevanti di carattere sostanziale con i quali il Governo ha corretto le parti della disciplina che in questo primo anno di applicazione avevano dimostrato di non funzionare e risposto così anche alle sollecitazioni e alle richieste arrivate dal mondo delle imprese da un lato e da quello delle pubbliche amministrazioni appaltanti dall’altro.

In questo numero le principali novità.

SOCIETA’ (pag. 11)

Miniriforma della scuola: approvati i decreti attuativi

Lo scorso aprile il Governo, dopo aver recepito i pareri delle commissioni parlamentari, ha approvato in via definitiva otto dei nove decreti legislativi previsti dalla legge n. 107 del 2015, sulla “buona scuola”.

La legge 107 prevedeva numerose disposizioni di immediata attuazione, quali il piano straordinario di assunzioni (oltre 110 mila posti), la creazione di un organico per il potenziamento dell’offerta formativa (una specie di organico aggiuntivo di posti), un piano straordinario per il trasferimento degli insegnanti da una sede a un’altra, la chiamata diretta da parte dei presidi dei docenti di ruolo presenti nel loro ambito territoriale, la trasformazione in pianta organica dei posti vacanti e disponibili dati ai supplenti; ma prevedeva anche una serie di norme delegate al Governo, da emanare seguendo i principi e i criteri contenuti nella delega del Parlamento.
I decreti ora approvati riguardano:

  • formazione iniziale dei docenti e accesso all’insegnamento nella scuola secondaria di I e II grado;

 

  • valutazione e certificazione delle competenze degli studenti e riforma degli esami di Stato.

 

  • inclusione scolastica degli studenti con disabilità;

 

  • revisione dei percorsi dell’istruzione professionale;

 

  • istituzione del sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita fino a sei anni;

 

  • diritto allo studio;

 

  • promozione e diffusione della cultura umanistica;

 

  • riordino della normativa in materia di scuole italiane all’estero.

 

Per ora manca all’appello solo il decreto che dovrebbe contenere un testo unico con tutte le disposizioni in materia di istruzione, riordinando e coordinando tutte le norme esistenti, con l’indicazione delle disposizioni di legge abrogate.
In questo numero la portata pratica dei provvedimenti e la loro scansione temporale.

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PREVIDENZA (pag. 14)

Artigiani e commercianti: unioni civili e convivenze

Il partner dell’unione civile può rientrare tra i collaboratori d’impresa. L’artigiano unito civilmente, in altre parole, deve iscrivere all’Inps quale familiare coadiuvante l’altro partner se presta attività nell’impresa. Parimenti il commerciante unito civilmente: è tenuto a iscrivere all’Inps quale familiare coadiutore l’altro partner che presta lavoro nell’impresa commerciale. Il tutto, alla stregua del coniuge dell’artigiano o del commerciante che siano sposati. Lo precisa l’Inps nella circolare n. 66/2017. L’iscrizione all’Inps, è ovvio, comporta conseguentemente l’obbligo di pagare i contributi, ma anche il diritto alle relative prestazioni (pensione, in primis). L’Inps, inoltre, fa ancora due precisazioni: 1) il partner dell’unione civile può far parte dell’impresa familiare; 2) irrilevanza, dal punto di vista previdenziale, delle convivenze di fatto.

FISCO (pag. 43)

730 precompilato ed oneri: le ultime novità del Fisco

Dal 2 maggio è già possibile “affrancarsi” da uno degli adempimenti fiscali più impegnativi dell’anno: la presentazione della dichiarazione dei redditi. L’Agenzia delle entrate, infatti, dopo aver aperto alla sola consultazione – il 18 aprile scorso – lo specifico portale dedicato alla precompilata 2017, all’inizio di questo mese ha acceso il semaforo verde anche per l’invio telematico del modello. Con alcune rilevanti novità.

Innanzitutto – lo ricordiamo – sono aumentate le informazioni preinserite nel modello. Oltre ai dati già presenti negli anni passati (come i dati della Certificazione unica, quindi redditi di lavoro dipendente, pensioni e lavoro autonomo occasionale, nonché tutta una serie di oneri deducibili o detraibili, dagli interessi passivi sui mutui ipotecari ai premi assicurativi, dalle spese universitarie a quelle funebri, dai bonifici per gli interventi di ristrutturazione e di risparmio energetico ai contributi previdenziali e assistenziali, inclusi quelli versati alla previdenza complementare e quelli per i lavoratori domestici), si trovano anche i dati sulle spese: sanitarie, per l’acquisto di farmaci e per le prestazioni di ottici, psicologi, infermieri, ostetriche, tecnici sanitari di radiologia; veterinarie; per lavori di recupero del patrimonio edilizio e di riqualificazione energetica degli edifici, effettuati sulle parti comuni condominiali.

Prima di “aprire i cancelli” alla dichiarazione precompilata, l’Agenzia delle entrate è intervenuta con due importanti documenti: un provvedimento, datato 7 aprile, che ha definito le modalità di accesso all’area dedicata da parte dei contribuenti e degli altri soggetti autorizzati, ed una mega circolare (la n. 7/E del 4 aprile 2017), realizzata assieme alla Consulta nazionale dei Centri di assistenza fiscale (CAF). In essa, l’amministrazione finanziaria ha raccolto in modo sistematico tutte le indicazioni utili in materia di ritenute, oneri detraibili, deducibili e crediti di imposta. Ovviamente, le precisazioni riguardano l’intera platea dei contribuenti persone fisiche, non solo coloro che utilizzano il 730 ma anche quelli che presentano la dichiarazione attraverso il modello Redditi.

FISCO (pag. 45)

Comunicazioni periodiche IVA: primo invio entro maggio

Pronto il debutto per la comunicazione trimestrale dei dati relativi alle liquidazioni periodiche Iva, adempimento cui sono chiamati i soggetti passivi dell’imposta sul valore aggiunto (con alcune eccezioni), compresi quelli residenti all’estero e operanti in Italia tramite rappresentante fiscale o identificazione diretta.

Il primo appuntamento è fissato per questo mese: entro il prossimo 31 maggio andranno trasmessi telematicamente all’Agenzia delle entrate i dati relativi al primo trimestre dell’anno. L’obbligo è stato introdotto dal DL n. 193/2016 (il decreto fiscale collegato all’ultima legge di bilancio) che, intervenendo sul DL n. 78/2010 (“Misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e di competitività economica”), ha messo in campo (e a carico dei contribuenti), a partire dal 2017, due nuovi specifici obblighi: la trasmissione dei dati e delle fatture emesse e ricevute (c.d. “nuovo spesometro”), con cadenza trimestrale al posto della precedente periodicità annuale (fatta eccezione per il 2017, primo anno di applicazione della norma, in riferimento al quale andranno effettuati due invii semestrali), e, appunto, la trasmissione trimestrale dei dati delle liquidazioni periodiche. In buona sostanza la riproposizione della vecchia dichiarazione periodica in vigore negli anni a cavallo tra la fine del secolo scorso e l’inizio degli anni 2000.

INSERTO

Dichiarazione dei redditi e Irap professionisti

Nell’inserto la guida pratica per non commettere errori, con particolare attenzione ai quadri che interessano la categoria. Tutti gli oneri che tagliano il conto dell’Irpef. Il termine per presentare la dichiarazione quest’anno scade il 2 ottobre, mentre per pagare c’è tempo fino al 30 giugno, o con una piccola maggiorazione, fino al 31 luglio.

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