Lunedì 2 settembre
IMPOSTE RATEIZZATE – Ultimo giorno per versare – con gli interessi dello 0,65% – la terza rata delle imposte risultanti dal modello Redditi 2019 (compresa la cedolare secca per i canoni abitativi), dovute dai contribuenti non titolari di partita Iva che, non “interessati” dagli ISA, hanno versato la prima rata entro il 1° luglio. Si tratta della terza rata, con gli interessi dello 0,33%, anche per chi pagato la prima e la seconda entro il 31 luglio maggiorando l’importo dovuto dello 0,40%. Gli interessi per la rateizzazione non vanno cumulati all’imposta, ma versati a parte con i codici tributo: 1668 (imposte erariali), 3805 (tributi regionali), 3857 (tributi locali).
REGISTRO – Scade il termine per registrare i nuovi contratti di locazione di immobili con decorrenza 1° agosto 2019 e per versare l’imposta di registro sui contratti stipulati o rinnovati tacitamente da quella data, per i quali – nelle ipotesi possibili – non è stata scelta la “cedolare secca”. Il contratto può essere registrato tramite i servizi telematici delle Entrate, presso un ufficio della stessa Agenzia (compilando il modello RLI) oppure incaricando un intermediario abilitato o un delegato. In caso di registrazione via web, le imposte si pagano contestualmente, con addebito su conto corrente; se la registrazione avviene in ufficio, si può richiedere l’addebito sul proprio c/c o si paga con il modello “F24 – Versamenti con elementi identificativi”, indicando i codici tributo: 1500 (prima registrazione); 1501 (annualità successive); 1504 (proroga); 1505 (imposta di bollo).
DEFINIZIONE LITI PENDENTI – Ultimo giorno per versare la seconda rata delle somme dovute per la definizione agevolata delle controversie fiscali in cui è parte l’Agenzia delle entrate.
DEFINIZIONE PVC – Ultimo giorno per versare la seconda rata delle somme dovute per la definizione agevolata dei processi verbali di constatazione.
Lunedì 16 settembre
IMPOSTE RATEIZZATE – Ultimo giorno per versare – con interessi dello 0,83% – la quarta rata delle imposte risultanti dai modelli Redditi (compresa la cedolare secca per i canoni abitativi) ed Irap 2019, dovute dai contribuenti titolari di partita Iva che esercitano attività per le quali non sono stati approvati gli ISA e che hanno versato la prima rata entro il 1° luglio. Invece, chi ha pagato la prima rata entro il 31 luglio maggiorando l’importo dello 0,40%, versa la terza con gli interessi dello 0,51%. La scadenza vale anche per il saldo Iva 2018, se si è scelto di differirne il pagamento al 1° luglio, maggiorando l’importo dello 0,40% per ogni mese o frazione di mese successivo al termine del 16 marzo. Gli interessi per la rateizzazione non vanno cumulati all’imposta, ma versati a parte con i codici tributo: 1668 (imposte erariali), 3805 (tributi regionali), 3857 (tributi locali).
RITENUTE – I sostituti d’imposta devono versare le ritenute operate nel mese di agosto. Questi i principali codici tributo da indicare nel modello F24: 1001 (retribuzioni, pensioni, trasferte, mensilità aggiuntive e relativo conguaglio); 1002 (emolumenti arretrati); 1012 (indennità per cessazione di rapporto di lavoro e prestazioni in forma di capitale soggette a tassazione separata); 1040 (redditi di lavoro autonomo compensi per l’esercizio di arti e professioni); 1050 (premi riscossi in caso di riscatto di assicurazioni sulla vita); 3802 (addizionale regionale Irpef); 3848 (addizionale comunale Irpef); 1919 (canoni o corrispettivi relativi a contratti di locazione breve).
CONDOMINIO – I condomìni devono versare le ritenute del 4% operate nel mese di agosto sui corrispettivi pagati per opere o servizi (manutenzione o ristrutturazione dell’edificio e degli impianti elettrici o idraulici, pulizie, manutenzione di caldaie, ascensori, giardini, piscine, ecc.). Questi i codici tributo da riportare nel modello F24: 1019 (ritenute a titolo di acconto dell’Irpef dovuta dal percipiente); 1020 (ritenute a titolo di acconto dell’Ires dovuta dal percipiente).
IVA MENSILE – Ultimo giorno per versare l’imposta a debito relativa al mese di agosto. Nel modello F24 va indicato il codice tributo 6008.
IVA ANNUALE – Ultimo giorno per versare, tramite F24, la settima rata dell’Iva relativa al 2018, con applicazione degli interessi dell’1,98%. L’adempimento riguarda chi ha scelto di pagare a rate l’imposta risultante dalla dichiarazione annuale. Vanno indicati i codici tributo: 6099 (Iva dichiarazione annuale) e 1668 (interessi).
LIQUIDAZIONE IVA – I soggetti passivi Iva devono trasmettere in via telematica, direttamente o tramite intermediario abilitato, la comunicazione dei dati delle liquidazioni periodiche dell’imposta effettuate nel secondo trimestre 2019.
Lunedì 30 settembre
SOGGETTI ISA – Scade il termine, per i contribuenti “interessati” dall’applicazione degli indici sintetici di affidabilità fiscale, per versare, in unica soluzione o come prima rata, le imposte risultanti dalle dichiarazioni dei redditi ed Irap per il periodo d’imposta 2018 (l’adempimento è rinviabile al 30 ottobre, pagando una maggiorazione dello 0,40%). Questi i principali codici tributo da indicare nel modello F24: 4001 (Irpef saldo); 4033 (Irpef acconto prima rata); 4200 (acconto Irpef redditi a tassazione separata); 3800 (Irap saldo); 3812 (Irap acconto prima rata); 3801 (addizionale regionale Irpef); 3844 (addizionale comunale Irpef); 3843 (acconto addizionale comunale Irpef); 1842 (cedolare secca saldo); 1840 (cedolare secca acconto prima rata); 1792 (regime forfetario saldo); 1790 (regime forfetario acconto prima rata); 1795 (“nuovi minimi” saldo); 1793 (“nuovi minimi” acconto prima rata); 4041 (Ivie saldo); 4044 (Ivie acconto prima rata); 4043 (Ivafe saldo); 4047 (Ivafe acconto prima rata); 6494 (Indici sintetici di affidabilità fiscale, adeguamento Iva). Se non effettuato entro il 18 marzo, si può pagare anche il saldo Iva 2019 (codice tributo 6099), aggiungendo gli interessi dello 0,40% per ogni mese o frazione di mese successivo a quella data e fino al 30 giugno.
IMPOSTE RATEIZZATE – Ultimo giorno per versare – con gli interessi dello 0,98% – la quarta rata delle imposte risultanti dal modello Redditi 2019 (compresa la cedolare secca per i canoni abitativi), dovute dai contribuenti non titolari di partita Iva che, non “interessati” dagli ISA, hanno versato la prima rata entro il 1° luglio. Si tratta invece della terza rata, con gli interessi dello 0,66%, per chi pagato la prima entro il 31 luglio maggiorando l’importo dovuto dello 0,40%. Gli interessi per la rateizzazione non vanno cumulati all’imposta, ma versati a parte con i codici tributo: 1668 (imposte erariali), 3805 (tributi regionali), 3857 (tributi locali).
MODELLO 730 – Chi ha presentato il modello 730/2019 (redditi 2018) Entro questa data può comunicare al sostituto d’imposta di non voler pagare la seconda o unica rata dell’acconto relativo all’Irpef e/o alla cedolare secca nella misura risultante dal prospetto di liquidazione modello 730-3; a tal fine, deve indicare per iscritto, sotto la propria responsabilità, l’importo che ritiene dovuto.
REGISTRO – Scade il termine per registrare i nuovi contratti di locazione di immobili con decorrenza 1° settembre 2019 e per versare l’imposta di registro sui contratti stipulati o rinnovati tacitamente da quella data, per i quali – nelle ipotesi possibili – non è stata scelta la “cedolare secca”. Il contratto può essere registrato tramite i servizi telematici delle Entrate, presso un ufficio della stessa Agenzia (compilando il modello RLI) oppure incaricando un intermediario abilitato o un delegato. In caso di registrazione via web, le imposte si pagano contestualmente, con addebito su conto corrente; se la registrazione avviene in ufficio, si può richiedere l’addebito sul proprio c/c o si paga con il modello “F24 – Versamenti con elementi identificativi”, indicando i codici tributo: 1500 (prima registrazione); 1501 (annualità successive); 1504 (proroga); 1505 (imposta di bollo).