(Agenzia delle entrate, provvedimento del 12/12/2018 e risoluzione n. 87/E del 13/12/2018)
Via libera all’utilizzo del “tax credit librerie”, ossia il credito d’imposta riconosciuto a chi esercita attività commerciale nel settore della vendita al dettaglio di libri in esercizi specializzati. Sono stati emanati sia il provvedimento che fissa termini e modalità di fruizione del bonus sia la risoluzione che istituisce il codice tributo da indicare nel modello F24 per poter sfruttare il credito in compensazione. La misura dell’agevolazione, introdotta dalla legge di bilancio 2018, è calcolata in base a diverse categorie di spese riferite ai locali dove si svolge l’attività (Imu, Tasi, Tari, imposta sulla pubblicità, tassa per l’occupazione di suolo pubblico, spese per locazione e per mutuo, contributi previdenziali e assistenziali per il personale dipendente), con un tetto di 20.000 euro, per gli esercenti di librerie che non fanno parte di gruppi editoriali dagli stessi direttamente gestite, e di 10.000 euro, per gli altri. Gli interessati hanno avuto tempo fino allo scorso 2 ottobre per presentare la richiesta telematica di accesso al bonus alla competente Direzione generale del Mibac, che il 13 novembre ha pubblicato sul proprio sito l’elenco degli ammessi all’agevolazione, con l’importo del credito spettante a ciascuno di essi. Il bonus è fruibile esclusivamente in compensazione con il modello F24, a decorrere dal decimo giorno lavorativo del mese successivo a quello in cui è stato comunicato l’importo spettante. La delega di pagamento va necessariamente trasmessa attraverso i servizi telematici dell’Agenzia delle entrate (non anche quelli di internet banking offerti da banche e Poste italiane), pena il rifiuto dell’operazione. Il codice tributo da indicare nella sezione “Erario” del modello F24 è “6894”. Nel campo “anno di riferimento” va scritto quello in cui è stata presentata la richiesta di riconoscimento del credito. L’Agenzia delle entrate, per ciascun F24 ricevuto, effettua controlli automatizzati: se l’importo utilizzato risulta superiore all’ammontare disponibile o se l’impresa non rientra nell’elenco degli ammessi al beneficio stilato del Mibac, l’F24 è scartato e la circostanza viene comunicata al soggetto che l’ha inviato tramite apposita ricevuta consultabile nell’area riservata del sito della stessa Agenzia.