Il bilancio magro dei primi 100 giorni
Con l’entusiasmo dei neofiti, i parlamentari della XVIII legislatura, eletti a marzo scorso, già prima dell’estate avevano depositato ben 841 proposte di legge (527 alla Camera e 314 al Senato). Naturalmente hanno pochissime speranze di diventare leggi; tra l’altro, dovranno cedere il passo ad oltre 300 disegni di legge presentati dal Governo. Nella passata legislatura, su 7.400 proposte di legge presentate da deputati e senatori, solo 77 sono finite in Gazzetta Ufficiale.
Governo del cambiamento
Ampiamenti superati primi 100 giorni di attività (si fa per dire), anche il cosiddetto Governo del cambiamento ha combinato ben poco. Novità legislative: zero o quasi. A parte il decreto legge “Dignità” (notevole soprattutto per i provvedimenti attesi, ma che non c’erano), la conversione in legge del consueto “decreto Milleproroghe” (che contiene, come ogni anno, una serie di rinvii e proroghe di alcune vecchie leggi), la Gazzetta Ufficiale degli ultimi mesi conteneva soltanto alcuni provvedimenti di carattere amministrativo. Un confronto imbarazzante per un Governo del cambiamento, rispetto ai primi 100 giorni dei precedenti Governi. A cambiare, per ora, sono state soltanto le opinioni e le dichiarazioni dei leader dell’attuale maggioranza: no Tav, si Tav; no Tap (terminale del gasdotto in Puglia), si Tap; l’Ilva deve chiudere, no resterà aperta; no ai voucher, ok ai voucher; no ai voti di fiducia, anzi sì (vedi conversione in legge del “decreto Milleproroghe)…
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