L’INPS spiega e legifera: scopriamo insieme la circolare n. 40 del 2 marzo 2018
Dopo ben due mesi, INPS fornisce le istruzioni operative ai datori di lavoro e ai professionisti chiamati a gestire gli adempimenti previdenziali del bonus occupazionale giovanile introdotto dalla legge di Bilancio 2018. Con la circolare n. 40 del 2 marzo 2018, l’Istituto previdenziale si pronuncia sull’esonero contributivo per le nuove assunzioni di giovani con contratto di lavoro a tempo indeterminato e subito dopo si sono alzate polemiche e contestazioni da parte dei professionisti (particolarmente dei Consulenti del Lavoro) che contestano la prassi dell’Istituto di sostituirsi al Legislatore laddove ritiene che la norma sia lacunosa o addirittura sbagliata.
La circolare si compone di 14 capitoli che occupano ben 24 pagine; dunque, già di partenza un documento operativo non certamente snello e facile da assimilare e adottare, soprattutto per le piccole aziende e i piccoli studi professionali. Si registrano delle singolarità che hanno già alimentato severe critiche, come per esempio le valutazioni sull’operatività del regime delle tutele crescenti ed il sistema offerto di verifica dello status occupazionale del lavoratore privo di valore di certificazione.
Il bonus, ricordiamo, consente ai datori di lavoro del settore privato che assumono giovani a tempo indeterminato, a partire dal 1° gennaio 2018, di beneficiare di uno sconto contributivo del 50%, nel limite massimo di spesa annuo di 3.000 euro. Molte aziende vi hanno già fatto ricorso e si trovano, pertanto, a dover ritornare sui mesi già contabilizzati per apportare le dovute rettifiche, tenendo conto delle istruzioni ora fornite dall’INPS.
A questo tema, il prossimo numero di “leggi illustrate”, in uscita in tutta Italia nei primissimi giorni di aprile, dedica un’ampia ed esaustiva trattazione.