Le Leggi Illustrate n. 456

LEGGI E CHIACCHIERE

Torneremo alla normalità?

Ci stupivamo, ancora pochi mesi fa, nel vedere moltissimi asiatici girare per le loro città, e spesso per le nostre, con guanti e mascherine. Forse dovremo abituarci anche noi a tali stili di comportamento. E ancora. Sembrava impossibile concepire lo svolgimento di attività di lavoro svincolate dal “posto di lavoro”. Questo virus ci ha dimostrato che sono invece tante le attività che possono essere svolte da remoto, da casa propria, dotati di un computer o di altri strumenti di connessione che ci consentono di lavorare “come se fossimo” in ufficio. Ci sono ovviamente alcuni svantaggi, ma sembrano prevalenti i vantaggi: maggiore autonomia del lavoratore che può scegliere da dove e persino in quali momenti lavorare (salvo che debba collegare la propria attività a quella di altri); minori spese per i trasporti e meno tempo sprecato per gli spostamenti casa-lavoro (e per inciso meno inquinamento); più tempo e occasioni per conciliare il lavoro con gli altri doveri familiari. È un salto nel futuro, speriamo che non sia l’unico, e soprattutto che si possa presto tornare a scegliere per il meglio, le nostre nuove forme di normalità, seguendo la ragione e il progresso, e non gli obblighi dettati da un virus invisibile e mortale.

NOVITÀ LEGISLATIVE

Il Decreto Cura Italia: rimborso viaggi, hotel e spettacoli

Le norme volte a limitare la circolazione delle persone fisiche per contrastare la diffusione del Covid-19, hanno posto il problema di come ottenere il rimborso di quanto speso per acquistare biglietti di viaggio, pacchetti turistici e biglietti per eventi culturali. L’intervento del legislatore si esplicita nel decreto legge n. 9/2020 e n. 18/2020, sulle modalità di rimborso delle spese sostenute per viaggi ed eventi, acquistati precedentemente al blocco causato dall’emergenza sanitaria. I decreti legge sopra richiamati integrano le norme previste nel Codice Civile, del consumo e del turismo.

Il Decreto Cura Italia: i punti principali del provvedimento

Considerato il particolare momento economico che sta vivendo il nostro Paese nella sua interezza, preso atto che diversi settori e imprese si sono trovate costrette a una completa sospensione della propria attività, e che in generale tutto il sistema economico italiano ha subito un importante rallentamento, causando perdite in praticamente tutti i comparti economici, al fine di assicurare la necessaria liquidità alle imprese, diverse sono state le misure messe in atto dal Governo al fine di agevolare la ripresa delle attività produttive e più in generale per assicurare una ripresa immediata di tutto il sistema economico del Paese. Di fondamentale riferimento in questo ambito sono stati i due decreti pubblicatidurante il primo periodo di “quarantena”, che ha costretto l’intera Nazione a fermarsi e a chiudere gran parte delle attività, anche industriali (in pratica tutte quelle considerate “non essenziali”). Parliamo quindi, nello specifico, del cosiddetto Decreto Cura Italia (decreto legge 17 marzo 2020, n. 18 “Misure di potenziamento del Servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19”, pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 70 del 17 marzo 2020) e del successivo Decreto Liquidità (decreto legge 8 aprile 2020, n. 23 “Misure urgenti in materia di accesso al credito e di adempimenti fiscali per le imprese, di poteri speciali nei settori strategici, nonché interventi in materia di salute e lavoro, di proroga di termini amministrativi e processuali”, pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 94 dell’8 aprile 2020).

Il Decreto Cura Italia: le misure di sostegno per lo sport

Il decreto legge 17 marzo 2020, numero 18 – Misure di potenziamento del Servizio Sanitario Nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da Covid-19 – cioè il cosiddetto Decreto Cura Italia, ha previsto alcune sospensioni, proroghe e soprattutto agevolazioni che interessano il mondo del terzo settore e nello specifico il mondo sportivo e delle associazioni. Come tutti ormai sappiamo, a seguito delle misure restrittive che hanno colpito le varie attività sportive, senza discrezione alcuna, site sul tutto il territorio nazionale, i provvedimenti che di seguito andremo a commentare cercano di dare un primo sostegno a queste attività, che hanno visto un periodo di chiusura e di sospensione della loro normale quotidianità ordinate dai vari decreti emanati al fine di contenere il più possibile la diffusione dei contagi. Inevitabili e molteplici sono state quindi le criticità che hanno caratterizzato il mese di marzo e aprile anche per questo settore. Vediamo allora insieme le misure di maggiore interesse e rilievo che riguardano le attività sportive in genere.

Da 280 euro di multa e fino a 6 anni di reclusione: tutte le sanzioni per chi non ha rispettato le norme sul “restare a casa” o ha prodotto false autocertificazioni

Per chi non ha rispettato le misure di contenimento – l’ormai famoso “io resto a casa” – si è passati dall’illecito penale alla semplice sanzione amministrativa. Il Governo non ha quindi eliminato le sanzioni, ha solo cambiato àmbito alle violazioni. L’illecito penale di tipo contravvenzionale, ossia il reato di “inosservanza dei provvedimenti dell’autorità”, come era secondo le iniziali disposizioni, diviene ora un illecito amministrativo pecuniario, ossia una multa. Le informative pertanto passano dalle Procure, titolari delle indagini penali, alle Prefetture, organi locali del Ministero dell’Interno. Attenzione però: la rilevanza penale rimane in ogni caso per i reati di falso in autocertificazione e per il mancato rispetto delle misure di restrizione da parte di chi è risultato positivo al tampone sul Coronavirus, i quali rischiano la detenzione in carcere, per i reati di epidemia colposa o per violazione del Testo Unico delle Leggi Sanitarie.

Verso il “tampone virtuale” dei pazienti Covid-19. E la privacy?

Per limitare la diffusione di un contagio di ritorno e accelerare la “Fase 2” e la ripresa delle attività si è iniziato a lavorare su un sistema già praticato in Corea del Sud. Si tratta della tracciabilità digitale dei potenziali contagiati. Vediamo i pro e i contro…

Il Decreto Liquidità: 400 miliardi per professionisti e imprese

Il Decreto Liquidità (decreto legge 8 aprile 2020, n. 23) interviene successivamente al Decreto Cura Italia e viene emanato con l’obiettivo primario di assicurare misure di accesso al credito per le imprese colpite dall’epidemia Covid-19. La necessità di liquidità è l’elemento essenziale, in particolare per tutte le attività che sono state costrette a una chiusura prolungata, con gli inevitabili costi fissi che hanno eroso la solidità finanziaria di tantissime imprese. Basti pensare ai costi per il personale dipendente, i fornitori e le spese fisse di mantenimento dell’attività nel suo complesso. Al capo I quindi del Decreto Liquidità ritroviamo le misure di accesso al credito per le imprese.

Il Decreto Liquidità: finanziamenti erogati da istituti per il credito sportivo

Con l’articolo 14 del Decreto Liquidita si prevedono nuove misure per assicurare liquidità al mondo dello sport e, in particolare, per assicurare l’accesso a finanziamenti anche per Federazioni Sportive Nazionali, Discipline Sportive Associate, Enti di Promozione Sportiva, nonché associazioni e società sportive dilettantistiche iscritte al registro CONI. I fondi stanziati saranno operativi fino alla data ultima del 31 dicembre 2020 e fino a capienza degli stessi.

Il Decreto Liquidità: nuove sospensioni e proroghe

Con la pubblicazione del cosiddetto Decreto Liquidità, alla luce della proroga delle misure restrittive imposte dal Governo per limitare la diffusione del Covid-19, sono state anche stabilite ulteriori sospensioni e proroghe in relazione ai versamenti erariali, contributivi e assicurativi per diversi soggetti. Come indicato nel decreto in questione, la sospensione prevista interessa esclusivamente i soggetti esercenti attività di impresa, arte o professione, con domicilio fiscale, sede legale o sede operative nel territorio dello Stato italiano con la discriminante dei ricavi o compensi NON superiori a 50 milioni di euro nel periodo di imposta precedente a quello in corso. Oltre il limite del fatturato, per potere beneficiare del provvedimento, occorre tenere bene conto del fatto che la sospensione è prevista a condizione che tali soggetti abbiano subito una diminuzione del fatturato o dei corrispettivi di almeno il 33% sia nel mese di marzo che nel mese di aprile 2020 rispetto agli stessi mesi 2019. 

PREVIDENZA

La Carta Famiglia 2020: anche per chi ha un solo figlio

il Dipartimento per le politiche della famiglia ha attivato la piattaforma online per richiedere la Carta Famiglia 2020. La stessa ha come scopo quello di aiutare i nuclei familiari nei loro acquisti attraverso di sconti e riduzioni tariffarie su beni e servizi offerti dalle attività commerciali aderenti all’iniziativa, sia nei negozi reali, nelle nostre città, che in quelli online, attraverso acquisti sul web. Gli sconti offerti dovranno essere come minimo il 5% rispetto al prezzo offerto al pubblico. Le famiglie possono richiedere la Carta Famiglia telematicamente: basta infatti iscriversi sul portale per poter richiedere e utilizzare la Carta. In via eccezionale per il 2020 (a partire dal 31 marzo 2020) i genitori che hanno almeno 1 figlio a carico e siano residenti nei comuni o nelle aree nelle quali è stato verificato un contagio per cui non si conosce la fonte di trasmissione (decreto-legge 2 marzo 2020, n. 9). Dunque,  poiché  tutta l’Italia è diventata “zona rossa”, il beneficio si considera esteso a tutto il territorio nazionale.

LE NOSTRE RUBRICHE

Previdenza in chiaro: sospensione dei termini di decadenza in materia previdenziale, assistenziale e assicurativa a causa dell’emergenza Covid-19

L’INPS con la Circolare n. 50 del 4 aprile 2020 ha chiarito quali sono le domande previdenziali, che prevedevano scadenze in questi mesi, che sono state prorogate ai sensi dell’articolo 34 del decreto legge 17 marzo 2020, n. 18, recante misure di potenziamento del Servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da Covid-19 (Decreto Cura Italia). Il presente articolo sospende dal 23 febbraio 2020 e sino al 1 giugno 2020 il decorso dei termini decadenziali di prestazioni previdenziali, assistenziali e assicurative erogate dall’INPS e dall’INAIL. Vediamo quindi innanzitutto quali sono le principali domande prorogate da inviare all’INPS.

Il fisco si spiega: il Covid-19 ferma anche le attività di controllo da parte degli uffici impositori

Con l’approvazione del Decreto Cura Italia è stato introdotto, tra le varie misure urgenti connesse all’emergenza epidemiologica causata dal virus del Covid-19, anche la sospensione dei termini relativi alle attività di controllo, di accertamento, di riscossione e introduzione del contenzioso da parte degli uffici impositori, nonché dei termini processuali. Le disposizioni normative sono state recepite dall’Agenzia delle Entrate, che in data 23 marzo 2020, con la Circolare 6/E ha emanato i primi chiarimenti a riguardo.

IMMOBILI

La nuova Super IMU 2020: unisce IMU e TASI, ma non sono previsti aumenti

Imposta che va e imposta che viene. La Legge di Bilancio approvata per l’anno di imposta 2020 ha portato con sé importanti novità nel campo delle imposte comunali. Innanzitutto, e non è una novità da poco, ci sono due illustri sparizioni.
Scompaiono infatti: l’Imposta Unica Comunale o IUC e la TASI, la Tassa sui Servizi Indivisibili. Viene quindi mantenuta la TARI, cioè la tassa relativa ai rifiuti, mentre con la scomparsa della TASI, fa il suo ingresso la nuova imposta denominata Super IMU. 

il Codice CIU – Codice Identificativo Unico e il nuovo portale di Roma Capitale per i titolari di strutture ricettive e alloggi turistici

Durante i primi mesi del 2020 i titolari delle strutture ricettive e degli alloggi a uso turistico ubicate sul territorio del Comune di Roma hanno (o almeno dovrebbero) aver ricevuto dal SUAR – Sportello Unico per le Attività Ricettive – “Dipartimento Turismo, Formazione professionale e Lavoro” del Comune di Roma Capitale il Codice Identificativo Univoco (CIU) a mezzo indirizzo PEC in possesso degli uffici comunali.

Emergenza Coronavirus: le misure a protezione degli immobili

L’emergenza sanitaria e il blocco delle attività lavorative ha causato grandi difficoltà alle famiglie anche nel campo, delicatissimo, del pagamento regolare dei mutui. Il Governo è dunque intervenuto con una serie di misure a sostegno delle famiglie, tra cui anche la sospensione del mutuo prima casa…

L’INSERTO DI MAGGIO

La guida completa alla presentazione delle domande di disoccupazione NASpI 2020 e DIS-COLL 2020: chi può richiedere l’intervento assistenziale e come si deve procedere

Tutto quello che c’è da sapere su come inviare le domande di disoccupazione NASpI e DIS-COLL da presentare all’INPS alla luce delle novità dei nuovi provvedimenti del Decreto Cura Italia per fare fronte all’emergenza epidemiologica; cumulabilità e compatibilità tra le indennità NASpI e DIS-COLL e le indennità di 600 euro previsti dal Decreto Cura Italia.