Indice ISTAT per l’aggiornamento degli affitti

In leggero rialzo anche a marzo il costo della vita: +0,2% rispetto al mese precedente. Su base annua la variazione si attesta su +0,8%.
I dati ufficializzati dall’Istat indicati sono quelli utili per l’aggior­na­mento dei canoni derivanti da contratti liberi per le abitazioni (non interessano coloro che hanno applicato per il pagamento delle tasse la cedolare secca) e per l’adegua­mento degli affitti commerciali.
Come è noto esistono più indici: c’è l’indice Istat che indica il costo della vita per la collettività nazionale, ed è quello che viene per lo più comunicato dai mass-media (giornali e televisione); invece, per l’adeguamento dei canoni di affitto (ma anche per l’adeguamento dell’assegno del coniuge separato), l’indice da prendere in considerazione è il cosiddetto “indice del costo della vita per le famiglie di operai ed impiegati”. Risultato di questa assurda duplicazione è che spesso si registrano differenze tra i due indici (poiché diversi sono i beni presi in considerazione).
La variazione dell’indice del costo della vita a marzo, rispetto allo stesso mese dello scorso anno, è la se­guente:
● Variazione costo del­la vita da marzo 2018 a marzo 2019: 0,8% (ridotto al 75%: + 0,600%).

La variazione dell’indice del costo della vita a marzo, rispetto allo stesso mese di due anni fa, è la se­guente:
● Variazione costo del­la vita da marzo 2017 a marzo 2019: 1,5% (ridotto al 75%: + 1,125%).

Riepiloghiamo, infine, le variazioni ISTAT dei mesi precedenti (già ridotte al 75% e quindi immediatamente utilizzabili).