Leggi Illustrate N. 431

FISCO (pag. 3)

Casa e bonus fiscali: novità e conferme

La manovra di bilancio per il 2018 è intervenuta, secondo tradizione, anche nel settore casa. Si tratta, stavolta, nella stragrande maggioranza dei casi, di misure a favore dei contribuenti.

Nell’ambito dell’“ecobonus”, vi è qualche new entry e alcune modifiche: l’estensione della detrazione a una ulteriore tipologia di spesa (acquisto e posa in opera di micro-cogeneratori in sostituzione di impianti esistenti); l’introduzione di una nuova fattispecie, agevolata con benefici particolarmente invitanti (80-85% della spesa sostenuta), che si configura quando gli interventi effettuati sulle parti comuni degli edifici condominiali raggiungono contestualmente il doppio obiettivo di incrementare l’efficienza energetica dello stabile e di ridurre il rischio sismico. E’ prevista anche la possibilità di cedere il credito corrispondente alla detrazione anche quando i lavori energetici riguardano il singolo appartamento e, quindi, non più solo quando sono eseguiti sulle parti comuni condominiali.

L’unica disposizione di segno opposto, cioè meno favorevole per i contribuenti, è la decisione di abbassare al 50% lo sconto per determinati lavori (come la sostituzione di finestre ed infissi) che, oggi, vengono ritenuti meno significativi dal punto di vista del risparmio energetico che possono assicurare.

Circa il “bonus ristrutturazioni”, l’unica cosa da segnalare, oltre alla proroga della detrazione rafforzata, è l’interpretazione “autentica” della norma che disciplina l’aliquota Iva ridotta al 10% dalla quale sono esclusi i cosiddetti beni significativi.

Nel ventaglio delle novità compaiono anche la detrazione del 36%, su una spesa massima di 5.000 euro, destinata a quanti realizzano, nel 2018, interventi di “sistemazione a verde”, come la messa a dimora di piante e arbusti, la riqualificazione di tappeti erbosi, ecc., e quella del 19% riservata a chi sottoscrive, a tutela della casa, un’assicurazione contro gli eventi catastrofici.

Le ultime due disposizioni che completano il “pacchetto casa” confezionato dall’ultima legge di bilancio sono: la proroga per il biennio 2018-2019 della tassazione ridotta, con aliquota del 10%, a carico di chi opta per l’applicazione del regime sostitutivo della cedolare secca in caso di contratti a canone concordato; la possibilità di accedere più facilmente, negli anni 2017 e 2018, alla detrazione IRPEF prevista per i canoni di locazione degli studenti universitari “fuori sede”.

In questo numero i chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate.

IMMOBILI (pag. 9)

Modello 730/2018: le novità

Il modello 730, quest’anno è stato interessato dalla riscrittura del calendario fiscale operata dall’ultima legge di bilancio. E’ stabilito un nuovo termine di presentazione, sia nella versione precompilata che in quella ordinaria (da presentare al Caf o ad un professionista che poi provvederanno ad inoltrarla telematicamente all’Agenzia delle Entrate). In entrambi i casi, ci sarà tempo fino al 23 luglio, data che negli ultimi due anni aveva rappresentato il termine ultimo esclusivamente per i contribuenti “fai da te”, cioè quelli che, senza l’ausilio di alcun intermediario, provvedevano in proprio, attraverso l’area riservata del sito delle Entrate, alla trasmissione telematica del modello predisposto dalla stessa Agenzia.

La legge di bilancio per il 2018 ha apportato modifiche anche alla tempistica a disposizione di CAF e professionisti per effettuare le operazioni di loro competenza.

Come sempre, il modello presenta diverse novità rispetto a quello dell’anno scorso. Questo perché gli interventi normativi in ambito tributario sono quasi all’ordine del giorno, costringendo a un conseguenziale aggiornamento della modulistica da utilizzare oltre che, ovviamente, facendo “impazzire” contribuenti e consulenti professionali.

LAVORO (pag. 12)

Bonus assunzioni giovani: al via altre due agevolazioni

Con due distinti decreti (retrodatati…) l’Anpal, la nuova agenzia nazionale per l’impiego, ha rifinanziato due agevolazioni già operative per l’anno 2017 ma destinandovi risorse ridotte: solo 100 milioni di euro rispetto a 200 dell’anno scorso all’incentivo occupazione giovani (ora si chiama “Incentivo occupazione Neet”); solo 200 mln di euro rispetto a 530 dell’anno scorso all’incentivo occupazione Sud (ora si chiama “Incentivo occupazione Mezzogiorno”).

Il primo incentivo, operativo su tutto il territorio nazionale (eccetto la provincia autonoma di Bolzano), premia le assunzioni effettuate nel 2018 di giovani d’età compresa da 16 a 29 anni iscritti a Garanzia Giovani ;il secondo, operativo soltanto nel Mezzogiorno (Basilicata, Puglia, Calabria, Campania, Sicilia, Molise, Abruzzo e Sardegna), premia le assunzioni di giovani d’età compresa da 16 a 34 anni (l’anno scorso fino a 24 anni), nonché i soggetti con almeno 35 anni (l’anno scorso più di 24 anni) a certe condizioni, tra cui l’essere privi d’impiego da almeno sei mesi. Entrambi gli incentivi riconoscono, al datore di lavoro che assume, lo sgravio totale dei contributi dovuti all’Inps, per un periodo di 12 mesi dall’assunzione, fino all’importo massimo di 8.060 euro.

Aspetto interessante è che i due incentivi possono essere cumulati con il bonus occupazione introdotto dalla legge Bilancio 2018 (sgravio del 50/100 per cento per 36 mesi fino a 3.000 euro annui). In pratica, quando termina l’incentivo del 100% (che dura un anno), può, sfruttare per il tempo residuo (cioè per altri due anni) l’incentivo del 50%.

LAVORO (pag. 13)

Certificazione Unica 2018: prima chiamata al 7 marzo

I sostituti d’imposta (termine tributario per individuare coloro che, al momento del pagamento del compenso o retribuzione che sia, operano una ritenuta fiscale alla fonte) utilizzano la Certificazione Unica 2018 (CU) per attestare i redditi di lavoro dipendente e assimilati, i redditi di lavoro autonomo, le provvigioni e i redditi diversi nonché i corrispettivi derivanti dai contratti di locazione brevi (novità di quest’anno). La Certificazione Unica va rilasciata entro il 31 marzo 2018 al soggetto che nel 2017 ha ricevuto le somme soggette a ritenuta.

L’Agenzia delle Entrate ha comunicato la disponibilità della nuova modulistica e delle relative istruzioni il 15 gennaio scorso. Nella stessa occasione ha reso note le novità contenute nella modulistica di quest’anno.

PREVIDENZA (pag. 35)

Reddito di inclusione: domanda ed altre novità

Nuovo modello di domanda per ottenere il cosiddetto “Reddito di inclusione” (Rei). Il ministero del lavoro ha messo online, sul sito web, un nuovo modulo di richiesta, aggiornato alle modifiche della legge di Bilancio 2018 (legge n. 205/2017). Due le novità: la semplificazione del requisito familiare e l’incremento del beneficio economico per le famiglie più numerose. Dal 1° luglio prossimo, è prevista infine l’abrogazione del requisito familiare (dando al Rei un carattere maggiormente allargato).

PREVIDENZA (pag. 36)

Raddoppia il congedo obbligatorio per i papà

Raddoppia il congedo obbligatorio per i papà lavoratori dipendenti. Dal 1° gennaio, infatti, il periodo obbligatorio di astensione dal lavoro, da fruire entro i cinque mesi dalla nascita di un figlio, è passato da due (fino al 31 dicembre 2017) a quattro giorni, da godere anche in via non continuativa. Sempre da quest’anno, inoltre, il papà lavoratore dipendente può astenersi dal lavoro per un ulteriore giorno in sostituzione della madre che rinunci a un giorno di congedo obbligatorio a lei spettante.

PREVIDENZA (pag. 37)

Invalidi civili: novità e prestazioni per il 2018

Mini-rivalutazione quest’anno per le indennità degli invalidi civili. Fatta la sola eccezione della “pensione d’inabilità” (cioè la pensione corrisposta a coloro che, in quanto invalidi al 100%, non possono lavorare), gli importi di tutte le altre prestazioni salgono dello 0,4 per cento appena, che è la misura della variazione delle retribuzioni degli operai dell’industria tra il periodo agosto 2016/luglio 2017 e lo stesso dell’anno precedente (agosto 2015/luglio 2016). Va meglio, invece, la “pensione d’inabilità”, a cominciare dal fatto che, dopo uno stop di due anni (2016/2017), quest’anno riprende a rivalutarsi: l’aumento è dell’1,1 per cento, passando da 279,47 euro a 282,55 euro mensili.

FISCO (pag. 39)

I primi chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate sulle novità fiscali 2018

A gennaio si è svolto uno dei consueti appuntamenti dell’amministrazione finanziaria con i giornalisti esperti in materia fiscale. Diverse le risposte e le precisazioni che, nelle prossime settimane, dovrebbero essere ufficializzate dall’Agenzia delle Entrate in una circolare. L’attenzione è stata rivolta principalmente alle novità introdotte dalla legge di bilancio per il 2018 (n. 205/2017) e dal relativo “collegato fiscale” (DL n. 148/2017). In questo numero le risposte ai quesiti più interessanti.

INSERTO

Dichiarazione Iva annuale (modello base)

Le novità di quest’anno – Riscritto il calendario degli adempimenti: due mesi in più per la presentazione del modello – Nulla è cambiato, invece, circa la data per il versamento dell’imposta a saldo (entro il 16 marzo in unica soluzione ovvero in rate di pari importo, con gli interessi).