Dicembre: bambin Gesù e tasse

The housing tax that is paid into the Italian state.

A dicembre va pagato il saldo delle imposte locali: IMU e TASI. Ecco cosa dovremmo sapere.

Nulla nova bona nova. È in arrivo, senza sgradite sorprese, il consueto appuntamento prenatalizio con il saldo dei due principali tributi comunali che gravano sui fabbricati e sui terreni, l’IMU e la TASI. In verità, il fatto che la pressione fiscale locale non potesse subire incrementi era già noto, essendo stato sancito normativamente dalla legge di bilancio 2017 che, reiterando una disposizione già applicata nel 2016, anche per l’anno in corso ha “legato mani e piedi” a Comuni e Regioni, almeno in parte. Infatti, è stata disposta la sospensione dell’efficacia delle leggi regionali e delle delibere comunali per la parte in cui prevedono aumenti dei tributi e delle maggiorazioni di loro competenza (quali, le addizionali all’Irpef, l’Irap, l’Imu, la Tasi), non solo se determinati da incrementi di aliquote o tariffe, ma anche quando discendono dall’eliminazione di agevolazioni, riduzioni o esenzioni. Tuttavia, come tutte le regole che si rispettino, anche questa ha le sue brave eccezioni.

Potrete leggere il seguito di questo articolo sul prossimo numero di “leggi illustrate”, in uscita in tutte le edicole i primi giorni di dicembre. Se vuoi essere sicuro di trovarlo, prenotalo presso il tuo edicolante.