Leggi Illustrate N. 426

LAVORO (pag. 3)

Nuovi voucher e istruzioni per il complicato utilizzo

La legge di conversione del decreto-legge 24 aprile 2017, n. 50 (la c.d. “manovra correttiva” della Legge di Bilancio 2017) ha ripristinato, dopo la sua abrogazione, il tanto contrastato “voucher lavoro”. Ora sono arrivate le “spieghe” amministrative (Inps: circolare 5 luglio 2017, n. 107 e messaggi 12 luglio 2017 n. 2887 e 31 luglio 2017 n. 3177; Agenzia delle Entrate: risoluzione 3 luglio 2017, n. 81E; Circolare 5/2017 dell’Ispettorato generale del lavoro) che dovrebbero servire a fare chiarezza nella nebulosa della legge.

Ricordiamo che il nuovo contratto permette ai datori di lavoro di acquisire prestazioni di lavoro occasionali secondo due distinte modalità di utilizzo: il Libretto Famiglia e il Contratto di prestazione occasionale. Non è richiesta la forma scritta.

Viene abbandonata la denominazione di “lavoro accessorio” e adottata, al suo posto, la denominazione di “Contratto di prestazione occasionale”. Si tratta di una mera differenza di stile, in quanto, come vedremo, la struttura e la logica del voucher non è di molto cambiata. Sono cambiati gli adempimenti.

LAVORO (pag. 7)

Contributi Inps: stretta sull’evasione

Stretta dell’Inps sul mancato versamento dei contributi. La tardiva presentazione e l’infedele denuncia obbligatoria dei contributi – finora trattate come ipotesi di omissioni e, come tali, soggette alla sanzione del 5,5% dei contributi omessi – potranno configurare d’ora in avanti tutte ipotesi di evasione, con applicazione della sanzione giornaliera del 30% dei contributi omessi.

L’Inps, cambiando orientamento sulla base dei nuovi principi giurisprudenziali (sentenza n. 28966/2011 delle sezioni unite di Cassazione), nella circolare n. 106/2017 ha aggiornato così il quadro generale del regime sanzionatorio.

FISCO (pag. 9)

Chiusura delle liti pendenti: l’istanza entro il 2 ottobre

Manca solo un mese per decidere se avvalersi o no della ”rottamazione delle liti fiscali pendenti” e, in caso affermativo, per effettuare i necessari adempimenti. Scade, infatti, lunedì 2 ottobre il termine per presentare la domanda di adesione alla definizione agevolata delle controversie tributarie e per versare tramite il modello F24 – per intero ovvero a titolo di prima rata – le somme dovute per “fare pace” con il Fisco.

Il beneficio per il contribuente consiste nella cancellazione delle sanzioni amministrative collegate al tributo e degli interessi di mora, ossia quelli che maturano quando non si paga nei 60 giorni dal ricevimento dell’atto le somme intimate tramite cartella di pagamento o accertamento esecutivo.

In questo numero la procedura per ottenerlo e la valutazione della convenienza.

IMMOBILI (pag. 13)

Patrimoni posseduti all’estero: in scadenza il condono fiscale

Rimane aperta fino al 2 ottobre la finestra per regolarizzare o riportare in Italia denaro e patrimoni detenuti all’estero, frutto di evasione fiscale. La collaborazione volontaria (cosiddetta voluntary disclosure), è stata prorogata con un decreto del presidente del consiglio del 28 luglio scorso (in G.U. n. 181 del 4 agosto 2017) di due mesi oltre la scadenza prevista del 31 luglio.

La manovra di aggiustamento dei conti pubblici (decreto legge 50, poi convertito nella Legge 96 del giugno scorso) ha introdotto anche delle facilitazioni. La voluntary bis ora può interessare di più alcune tipologie di contribuenti che ne potrebbero cogliere degli interessanti vantaggi. Tra questi, il sempre più nutrito numero di italiani che si sono trasferiti all’estero per lavoro.

IMMOBILI (pag. 37)

Fasciolo di fabbricato ed edifici mal costruiti

I recenti crolli di edifici (non sempre provocati da terremoti) hanno riportato alla ribalta il problema del “libretto di fabbricato”. L’analisi del problema: i pro ed i contro.

PREVIDENZA (pag. 38)

Visite fiscali dell’Inps per i dipendenti pubblici

Al via, teoricamente, il «Polo unico per le visite fiscali» previsto della riforma Madia del pubblico impiego. Dal 1° settembre, l’Inps ha competenza esclusiva per visite mediche di controllo dei dipendenti assenti per malattia, sia su richiesta di pubbliche amministrazioni e sia d’ufficio. Accanto al settore privato, come già nel passato, dunque, l’Inps acquista competenza anche sul settore del lavoro pubblico. I nuovi interessati sono tutti i dipendenti pubblici con esclusione del personale di forze armate e vigili del fuoco. A precisarlo, tra l’altro, è l’Inps nel messaggio n. 3265/2017 con le prime istruzioni operative per dare il via libera alla riforma prevista dal dlgs n. 75/2017. Manca, però, ancora, il decreto che dovrà armonizzare le regole di disciplina tra pubblico e privato anche in merito alle fasce orarie di reperibilità.

PREVIDENZA (pag. 38)

La pensione di inabilità alle vittime dell’amianto

Via libera alla pensione d’inabilità per i soggetti affetti da malattie dell’amianto. Prevista dalla legge n. 232/2016, la legge di Bilancio del 2017, è stata disciplinata dal decreto ministeriale del 31 maggio 2017, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 166/2017. Ne ha diritto chi è affetto da patologia professionale (cioè derivante da attività lavorativa) per esposizione all’amianto e in possesso di almeno cinque anni di contribuzione nell’intera vita lavorativa. Per le richieste è previsto il particolare meccanismo della “doppia domanda”, perché l’erogazione è vincolata alla disponibilità di risorse pubbliche (20 milioni di euro per il 2017 e 30 milioni di euro annui a partire dal 2018): una volta esauriti i fondi, l’Inps posticipa l’erogazione della pensione. La prima domanda serve all’accertamento del diritto alla pensione e alla verifica della capienza nelle risorse; va presentata all’Inps entro il 31 marzo di ogni anno, tranne che per l’anno in corso (2017) per il quale, invece, si può presentarla entro il 16 settembre. La seconda istanza è la domanda vera e propria di pensione. Entrambe vanno presentate in via telematica. Si può ricorrere all’aiuto di un Patronato.

PREVIDENZA (pag. 39)

Disoccupazione autonomi: stabilizzata l’indennità

Via libera alla nuova Dis-Coll, l’indennità di disoccupazione per i lavoratori con contratto di collaborazione coordinata e continuativa, come tali iscritti alla gestione separata dell’Inps. La nuova Dis-Coll è strutturale (finora, invece, è stata operativa in via sperimentale per periodi limitati di tempo) e si rivolge a nuove categorie di lavoratori. Le novità valgono per gli eventi di cessazioni di rapporti intervenuti dal 1° luglio, per i quali dunque l’indennità Dis-Coll non è più sperimentale (come venne introdotta dal Jobs act) e può essere richiesta anche da soggetti titolari di assegni e dottorati di ricerca con borsa di studio.

Per le domande all’Inps, è confermato il termine di decadenza di 68 giorni a decorrere da quello di cessazione involontaria del rapporto di lavoro; tuttavia, per le cessazioni intervenute dal 1° al 19 luglio (data di emanazione della circolare dell’Inps), il termine di 68 giorni scade il 25 settembre. A dare il via libera alla riforma della Dis-Coll, operata dalla legge n. 81/2017 (Jobs act lavoro autonomo), è la circolare n. 119/2017 dell’Inps.

PREVIDENZA (pag. 40)

Gestione separata: aumentano i contributi

Aumenta il costo del lavoro parasubordinato. Dal 1° luglio 2017, infatti, i contributi della gestione separata Inps aumentano dello 0,51%. L’aumento è destinato al finanziamento della Dis-Coll che, dalla stessa data, è stata resa strutturale ed estesa a nuove categorie di collaboratori. L’aliquota contributiva, pertanto, è passata dal 32,72% (fino al 30 giugno 2017) al 33,23% (22,15 committente, 11,08 lavoratore). Il rincaro non interessa i professionisti senza cassa (che versano l’aliquota del 25,72%) e i lavoratori già coperti da contribuzione obbligatoria o pensionati (che pagano il 24%). Il via libera all’aumento contributivo, stabilito dalla legge n. 81/2017, il Jobs act del lavoro autonomo, è stato dato dall’Inps con la circolare n. 122/2017.

PREVIDENZA (pag. 41)

Alternanza scuola lavoro: incentivi alle assunzioni

Saranno agevolate le assunzioni dei giovani al termine di percorsi di alternanza scuola lavoro. I datori di lavoro (imprese, professionisti, consorzi, enti pubblici, ecc.) che assumono gli studenti ai quali hanno dato l’opportunità di svolgere un periodo di esperienza di scuola-lavoro hanno diritto all’esonero contributivo, per un triennio, per un importo massimo di 3.250 euro annui.

Priorità assoluta ai datori di lavoro che hanno già fatto assunzioni tra il 1° gennaio e 10 luglio. Le istanze relative alle assunzioni effettuate dall’11 luglio, invece, saranno elaborate in base all’ordine cronologico di presentazione. Lo sgravio sarà fruibile attraverso il conguaglio dei contributi sulle denunce contributive mensili (modello Uniemens). Fino al 31 ottobre (ultimo giorno per l’invio dell’Uniemens relativo al mese di settembre) sarà possibile recuperare gli importi dell’incentivo spettanti sulle assunzioni eventualmente effettuate da gennaio a giugno del 2017. Per essere agevolate, le assunzioni anche se con contratto di apprendistato vanno fatte nel biennio 2017/2018. Secondo le stime del governo, sono circa 30 mila i giovani che potrebbero ottenere una prima esperienza di lavoro dalla nuova agevolazione: 9.900 già quest’anno e 18.900 nel corso del prossimo anno. Lo sgravio è stato introdotto dalla legge di Bilancio del 2017 (legge n. 232/2016).

INSERTO

Sconti fiscali in scadenza: opportunità di fine anno

Nell’inserto di 40 pagine: quelli che rischiano di scomparire e quelli che potrebbero essere ridimensionati – In altri casi, pagare in anticipo può risultare conveniente (per utilizzare subito gli sgravi).