Indice ISTAT per l’aggiornamento degli affitti

In leggera flessione l’inflazione a marzo: +1,4% rispetto allo stesso mese dell’anno scorso.

I dati ufficializzati dall’Istat indicati sono quelli utili per l’aggior­na­mento dei canoni derivanti da contratti liberi per le abitazioni (non interessano coloro che hanno applicato per il pagamento delle tasse la cedolare secca) e per l’adegua­mento degli affitti commerciali.

Come è noto esistono più indici: c’è l’indice Istat che indica il costo della vita per la collettività nazionale, ed è quello che viene per lo più comunicato dai mass-media (giornali e televisione); invece, per l’adeguamento dei canoni di affitto (ma anche per l’adeguamento dell’assegno del coniuge separato), l’indice da prendere in considerazione è il cosiddetto “indice del costo della vita per le famiglie di operai ed impiegati”.

Risultato di questa assurda duplicazione è che spesso si registrano differenze tra i due indici (poiché diversi sono i beni presi in considerazione).

La variazione dell’indice del costo della vita a marzo, comunicato dall’Istat è la seguente:
• Variazione costo del­la vita da marzo 2016 a marzo 2017: 1,4% (ridotto al 75%: 1,050%).
• Variazione costo del­la vita da marzo 2015 a marzo 2017: 1,1% (ridotto al 75%: 0,825%).

Riepiloghiamo, infine, le variazioni ISTAT dei mesi precedenti (già ridotte al 75% e quindi immediatamente utilizzabili).

Mese Variazione annuale Variazione biennale
APRILE 2016 – 0,3% – 0,525%
MAGGIO 2016 – 0,3% – 0,375%
GIUGNO 2016 – 0,225% – 0,3%
LUGLIO 2016 – 0,075% – 0,15%
AGOSTO 2016 – 0,075% – 0,15%
SETTEMBRE 2016 0,075% 0%
OTTOBRE 2016 – 0,075% – 0,075%
NOVEMBRE 2016 0,075% 0,075%
DICEMBRE 2016 0,3% 0,3%
GENNAIO 2017 0,675% 0,9%
FEBBRAIO 2017 1,125% 0,975%
MARZO 2017 1,050% 0,825%