Leggi Illustrate N.421

Milleproroghe 2017 (pag. 3)

Il Parlamento, facendo ricorso al voto di fiducia, a fine febbraio 2017 ha convertito in legge il solito decreto varato dal Governo a fine dicembre 2016. Il provvedimento teoricamente dovrebbe servire soltanto a prorogare la validità di norme che altrimenti verrebbero a scadenza.

In sede di conversione del decreto Milleproroghe in legge sono state inserite alcune novità. Le più interessanti, come vedremo, riguarda il Fisco e la Previdenza.

FISCO

Cominciamo dal Fisco. Accogliendo solo in parte le proteste e le richieste degli ordini professionali e delle associazioni di categoria, il Governo ha modificato il calendario del “nuovo spesometro” esclusivamente per l’anno in corso, fissando soltanto due scadenze (semestrali) anziché quattro (trimestrali).

SCUOLA

La legge sulla “buona scuola” aveva previsto che a decorrere dall’anno scolastico 2016/2017 l’inserimento in queste graduatorie potesse avvenire esclusivamente a seguito del conseguimento del titolo di abilitazione, con la conseguenza che chi non avesse, oltre alla laurea, l’abilitazione all’insegnamento non potesse neanche più continuare a insegnare.

La legge Milleproroghe prevede che il vincolo dell’abilitazione decorra dall’anno scolastico 2019/2020, cioè al termine di questo triennio di rinnovo delle graduatorie.

TERREMOTATI

Un anno in più per la moratoria delle rate dei mutui e di altri finanziamenti nei comuni colpiti dal sisma del 2016: lo stop resterà valido fino al 31 dicembre 2017.

Proroga di ulteriori sei mesi dei termini di pagamento anche delle bollette (luce, gas, acqua, telefono, canone Rai) per i soggetti colpiti dal sisma che dichiarino l’inagibilità del fabbricato.

CONDOMINIO

E’ stato confermato in sede di conversione in legge del decreto Milleproroghe il rinvio al 30 giugno 2017 del termine – precedentemente fissato al 31 dicembre scorso – entro cui nei condomìni bisogna installare sistemi di termoregolazione e contabilizzazione del calore, se questa installazione può determinare riduzione dei costi e risparmio energetico.

PREVIDENZA

«Dis-Coll» prorogata fino al 30 giugno 2017, proroga… dimenticata dal decreto Milleproroghe varato a dicembre scorso. La legge di conversione del Milleproroghe, ora estende l’operatività dell’indennità di disoccupazione, che spetta ai collaboratori coordinati e continuativi che perdono il lavoro, per il periodo dal 1° gennaio al 30 giugno 2017. Si tratta di una proroga “tecnica”, in attesa dell’approvazione della legge delega sul lavoro autonomo che, secondo quanto annunciato dal Ministro del lavoro, renderà strutturale la prestazione (cioè valida per sempre). Grazie al Milleproroghe, dunque, i collaboratori coordinati e continuativi (co.co.co.) che hanno perso o dovessero perdere il lavoro nel primo semestre di quest’anno potranno contare sull’aiuto pubblico ed è garantita la continuità dell’erogazione dell’indennità con il 2016.

In questo numero l’approfondimento su tutte le novità del Milleproroghe.

FISCO (pag. 7)

“Modello Redditi”: sostituisce il vecchio Modello Unico

L’Agenzia delle entrate ha approvato e pubblicato il provvedimento con cui ha dato il definitivo via libera al modello che le persone fisiche dovranno utilizzare per presentare, entro il prossimo 30 settembre, la dichiarazione dei redditi prodotti nel 2016.

Secondo tradizione, sono tante le novità apportate a quadri, prospetti, sezioni, righi, colonne, caselle, conseguenza – ovviamente – del perdurante smodato legiferare in materia fiscale. Quella che balza in maniera più evidente agli occhi di tutti è il cambio di nome: da quest’anno, niente più UNICO, ma semplicemente modello REDDITI. La spiegazione è presto detta. La dichiarazione UNIficata COmpensativa, dopo aver perso già alcuni pezzi per strada nel corso degli anni passati (prima il modello 770 dei sostituti d’imposta e poi il modello dell’IRAP), dal 2017 è stata “abbandonata” anche dal modello IVA, la cui presentazione è divenuta obbligatoriamente autonoma, tra l’altro con un diverso termine di scadenza (nel 2017, 28 febbraio; dal 2018, 30 aprile). Non aveva pertanto più alcun senso continuare a chiamare Unico un modello rimasto ad accogliere esclusivamente la dichiarazione dei redditi.

Al di là del cambio di denominazione, ci sono tante novità: alcune di carattere generale, cioè che riguardano tutte le persone fisiche a prescindere dalla tipologia di redditi posseduti; altre specifiche, che toccano solo le imprese e i lavoratori autonomi.

FISCO (pag. 9)

Bonus investimenti al Sud

Durante l’iter parlamentare di conversione in legge del DL n. 243/2016 (“Interventi urgenti per la coesione sociale e territoriale, con particolare riferimento a situazioni critiche in alcune aree del Mezzogiorno”) sono state apportate rilevanti modifiche alla disciplina del bonus investimenti al Sud, introdotta dalla Stabilità 2016 (articolo 1, commi 98-107, legge 208/2015).

Le modifiche, applicabili a partire dalla data di entrata in vigore della legge di conversione, ampliano e potenziano l’agevolazione in maniera significativa.

IMMOBILI (pag. 10)

Ristrutturazioni e condominio: i compiti dell’amministratore

Un po’ più di tempo a disposizione degli amministratori condominiali per l’invio dei dati al Fisco relativi alle spese per gli interventi di ristrutturazione edilizia e di risparmio energetico effettuati sulle parti comuni di edifici residenziali. Ma, soprattutto, una enorme semplificazione degli adempimenti collegati.

Sono queste le novità comunicate dall’Agenzia delle entrate lo scorso 21 febbraio, la quale ha riconosciuto validi gli invii dei dati in questione – finalizzati all’elaborazione della dichiarazione dei redditi precompilata – entro il 7 marzo 2017, differendo così di una settimana la precedente scadenza del 28 febbraio. Inoltre – cosa più importante – ha precisato, sempre che l’amministratore di condominio è tenuto a segnalare, come soggetto a cui è da attribuirsi la spesa ai fini della detrazione, “colui che gli è stato indicato come tale dal proprietario”, salvo diverse indicazioni da parte di quest’ultimo.

In pratica l’amministratore non è più tenuto ad accertarsi su chi abbia realmente sopportato la spesa (inquilino, convivente, ecc.).

PREVIDENZA (pag. 11)

Domestici: contributi invariati e aumenti retributivi simbolici

Mantenere una colf o una badante, quest’anno, costerà poco di più rispetto all’anno passato. I contributi, infatti, sono rimasti letteralmente invariati e le retribuzioni minime sono lievitate in misura irrisoria. La ragione? Il tasso d’inflazione Istat, che non ha inciso in alcuna misura all’adeguamento dei valori di contributi e retribuzioni. I contributi, dunque, sono confermati negli stessi importi dell’anno scorso (che già erano rimasti fermi al 2015), come confermato dall’Inps nella circolare n. 13/2017, spiegando che la variazione Istat è stata negativa e quindi irrilevante (– 0,1%) tra il periodo gennaio-dicembre 2015 e il periodo gennaio-dicembre 2016 (che è quella che deve applicarsi per l’adeguamento del 2016). Un piccolo aumento c’è stato sulle retribuzioni minime ed è dovuto all’ultima tranche di aumenti previsti nel rinnovo contrattuale del 2013 (a proposito si ricorda che il 31 dicembre scorso è scaduto il contratto collettivo e si attende, ora, l’accordo per il rinnovo). I nuovi valori retributivi si applicano a decorrere dal 1° gennaio 2017, facendo sentire i primi effetti con il versamento dei contributi da farsi all’Inps entro il 10 aprile relativamente al primo trimestre di quest’anno su tutti i rapporti di lavoro domestico, sia a quelli già in corso al 31 dicembre 2016 che a quelli costituiti dopo tale data.

In questo numero: quanto e come si paga per un domestico e come si assume. Diritti e doveri del lavoratore e del datore di lavoro.

PREVIDENZA (pag. 14)

Voucher per l’asilo nido. Via libera alle domande

Per due anni ancora, il 2017 e 2018, le lavoratrici potranno decidere di monetizzare il proprio congedo parentale, per avvalersi di servizi di baby-sitting. L’Inps ha aperto i canali telematici per consentire la presentazione delle domande, cosa che sarà possibile fare fino al 31 dicembre 2018 salvo l’esaurimento delle risorse che ammontano a 40 milioni di euro per ognuno dei due anni. La possibilità, in origine offerta solo alle dipendenti, è oggi (da novembre 2016) aperta a tutte le lavoratrici: dipendenti, autonome e parasubordinate. La proroga è stata prevista dall’art. 1, comma 356, della legge n. 232/2016 (la legge di Bilancio del 2017).

LAVORO (Pag. 35)

Codice degli appalti: cambia dopo un anno!

Dopo mesi di chiacchiere, rumors e temporaggiamenti, il procedimento di revisione del nuovo codice degli appalti (il decreto legislativo numero 50 del 2016, entrato in vigore il 19 aprile dello scorso anno) è entrato improvvisamente nel vivo. Una decisa accelerazione che va incontro alle esigenze manifestate in questo periodo sia dalle pubbliche amministrazioni che dalle imprese di costruzioni e che è stata confermata dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti.

Il testo che modifica l’attuale codice è già pronto, ed è stato esaminato dal Consiglio dei Ministri il 23 febbraio, ma potrebbe essere ancora suscettibile di modifiche: il tempo, però, stringe visto che il governo dovrà varare il correttivo entro un anno dall’entrata in vigore della disciplina vigente e, quindi, entro il 19 aprile prossimo. Obiettivo, a questo punto, a portata di mano, sempreché però non segua un nuovo stallo. In questo senso è fondamentale che i vari soggetti chiamati ad esprimere un parere sul testo del correttivo lo facciano nei tempi previsti, senza indugiare troppo.

LAVORO (pag. 38)

Agevolazioni per gli investimenti: scatta la nuova “Sabatini” fino al 2018

Fino al 31 dicembre 2018 le imprese potranno richiedere l’accesso a prestiti agevolati per l’acquisto di beni strumentali nuovi utili alla propria attività. Dal 1° marzo è inoltre possibile usufruire di un contributo dello Stato più alto sugli interessi per investimenti in tecnologie digitali e in sistemi di tracciamento e pesatura dei rifiuti.

Le istruzioni per accedere alle agevolazioni sono state rese note con la circolare del Ministero dello Sviluppo Economico del 15 febbraio 2017.

LAVORO (pag. 39)

Fondi dalla Regione Campania a favore delle attività professionali

La Regione Campania ha stanziato 10 milioni per i liberi professionisti, per aiutarli ad avviare o sviluppare la loro attività attraverso l’utilizzo di nuove tecnologie e innovazione digitale, con priorità per gli under 35. Dal 23 marzo i titolari di partita IVA campani possono fare domanda per accedere ad un contributo per massimi 25.000 euro a fondo perduto per gli investimenti nella propria attività.

Il bando è dedicato infatti ai liberi professionisti già dotati di partita IVA ovvero alle persone fisiche che intendano aprirne una (prima dell’adozione del provvedimento di concessione del contributo) purché il luogo di esercizio prevalente dell’attività professionale sia uno dei Comuni della Regione Campania.

INSERTO

Invalidi civili

In un inserto di 40 pagine novità e prestazioni: rivalutati alcune indennità ed assegni di invalidità; ferme, invece, le pensioni; nuovo calcolo dell’Isee; ampliamento dei casi di esonero dalla visita fiscale per assenze sul lavoro; nuove quote obbligatorie per le assunzioni di disabili