Indice ISTAT per l’aggiornamento degli affitti

A dicembre l’Istat ha comunicato il saldo annuale dell’inflazione (2016 su 2015). C’è stato un rialzo dello 0,4%.

I dati ufficializzati dall’Istat indicati sono quelli utili per l’aggior­na­mento dei canoni derivanti da contratti liberi per le abitazioni (non interessano coloro che hanno applicato per il pagamento delle tasse la cedolare secca) e per l’adegua­mento degli affitti commerciali. Come è noto esistono più indici: c’è l’indice Istat che indica il costo della vita per la collettività nazionale, ed è quello che viene per lo più comunicato dai mass-media (giornali e televisione); invece, per l’adeguamento dei canoni di affitto (ma anche per l’adeguamento dell’assegno del coniuge separato), l’indice da prendere in considerazione è il cosiddetto “indice del costo della vita per le famiglie di operai ed impiegati”.

Risultato di questa assurda duplicazione è che spesso si registrano differenze tra i due indici (poiché diversi sono i beni presi in considerazione). Questi dati, comunque, hanno una rilevanza soltanto teorica nell’attuale situazione di deflazione (riduzione dei prezzi).

La variazione dell’indice del costo della vita a dicembre, comunicato dall’Istat è la se­guente:

Riepiloghiamo, infine, le variazioni ISTAT dei mesi precedenti (già ridotte al 75% e quindi immediatamente utilizzabili).

Mese Variazione annuale Variazione biennale
GENNAIO 2016 0,225% – 0,375%
FEBBRAIO 2016 – 0,15% – 0,45%
MARZO 2016 – 0,225% – 0,375%
APRILE 2016 – 0,3% – 0,525%
MAGGIO 2016 – 0,3% – 0,375%
GIUGNO 2016 – 0,225% – 0,3%
LUGLIO 2016 – 0,075% – 0,15%
AGOSTO 2016 – 0,075% – 0,15%
SETTEMBRE 2016 0,075% 0%
OTTOBRE 2016 – 0,075% – 0,075%
NOVEMBRE 2016 0,075% 0,075%
DICEMBRE 2016 0,3% 0,3%