Registratori di cassa: fruibile il bonus per quelli evoluti

(Risoluzione n. 33/E del 1° marzo 2019)

È pronto a scendere in campo il credito d’imposta per l’adeguamento tecnologico, che spetta a chi, negli anni 2019 e 2020, acquista o adatta gli strumenti necessari alla memorizzazione elettronica e alla trasmissione telematica all’Agenzia delle entrate dei dati dei corrispettivi giornalieri (l’obbligo – ricordiamo – scatterà dal 1° gennaio 2020 per la generalità degli esercenti attività di commercio al minuto e assimilate, mentre partirà in anticipo, dal 1° luglio 2019, per chi ha un volume d’affari superiore a 400.000 euro). Sono state infatti definite le modalità attuative della norma che ha introdotto il nuovo obbligo ed è stato istituito il codice tributo per la fruizione in compensazione, tramite modello F24, del credito d’imposta. Questo, per ogni misuratore fiscale, è pari al 50% della spesa sostenuta, fino a un massimo di 250 euro in caso di acquisto e di 50 euro in caso di adattamento.
La spesa, per risultare agevolabile, deve avvenire con modalità tracciabile: assegni bancari e postali, circolari e non, vaglia cambiari e postali, bonifici, bollettini postali, carte prepagate, di debito, di credito, ecc. Il bonus può essere “speso”, esclusivamente in compensazione mediante F24 (da inviare solo attraverso i servizi telematici dell’Agenzia delle entrate, non anche quelli delle banche e di Poste italiane), a decorrere dalla prima liquidazione periodica Iva successiva al mese in cui viene registrata la fattura relativa all’acquisto o all’adattamento dei misuratori. Lo specifico codice tributo da utilizzare è il “6899”; nel campo “anno di riferimento” dell’F24 va riportato l’anno in cui la spesa è stata sostenuta.
L’importo del credito d’imposta non concorre al limite annuale fissato per l’utilizzo dei crediti evidenziati nel quadro RU del modello Redditi (250.000 euro) né al plafond generale annuale delle compensazioni in F24 (700.000 euro). Il bonus va indicato nella dichiarazione dei redditi dell’anno in cui è stata sostenuta la spesa e in quelle degli anni successivi, fino a quando se ne conclude l’utilizzo.