Sisma Centro Italia: le indicazioni alle imprese della “zona franca” per usufruire dei benefici

(Agenzia delle entrate, risoluzione n. 160/E e provvedimento del 21 dicembre 2017)

Tutto pronto per le agevolazioni spettanti alle imprese ubicate nella Zona franca urbana (ZFU) comprendente i territori del Centro Italia (Lazio, Umbria, Marche, Abruzzo) colpiti dagli eventi sismici susseguitisi a partire dal 24 agosto 2016. Il Fisco ha definito le modalità per fruire dei benefici, istituendo anche l’apposito codice tributo da indicare nel modello F24; le agevolazioni in argomento, infatti, vengono godute tramite riduzione dei versamenti da effettuare con la delega di pagamento.
In particolare, si tratta, per i periodi d’imposta 2017 e 2018: dell’esenzione dalle imposte sui redditi, fino a 100.000 euro annui, del reddito derivante dall’attività d’impresa svolta nella ZFU; dell’esenzione dall’IRAP, nel limite di 300.000 euro per periodo d’imposta, del valore della produzione netta derivante dall’attività d’impresa svolta nella ZFU; dell’esenzione dall’IMU per gli immobili siti nella ZFU, posseduti e utilizzati dalle imprese per l’esercizio dell’attività economica; dell’esonero dal versamento dei contributi previdenziali e assistenziali, esclusi i premi per l’assicurazione obbligatoria infortunistica, a carico dei datori di lavoro, sulle retribuzioni da lavoro dipendente (quest’ultimo beneficio è l’unico che spetta anche ai titolari di reddito di lavoro autonomo).
La fruizione delle agevolazioni, come accennato, avviene tramite riduzione dei versamenti da fare con l’F24; il modello va trasmesso esclusivamente attraverso i servizi telematici delle Entrate, pena lo scarto dell’operazione. Il codice tributo da utilizzare è lo “Z148”, che deve essere esposto nella sezione “Erario”, in corrispondenza delle somme indicate nella colonna “importi a credito compensati”; nel campo “anno di riferimento” va riportato l’anno d’imposta per il quale è riconosciuto il beneficio.
Gli elenchi dei soggetti ammessi alle agevolazioni sono allegati al decreto dello Sviluppo economico 7 dicembre 2017, integrato da analogo provvedimento del 22 dicembre (sono su www.mise.gov.it).