Spese per la videosorveglianza: il credito d’imposta è del 100% (in dichiarazione o con F24)

(Agenzia delle entrate, risoluzione n. 42/E e provvedimento del 30/3/2017)

Recupero integrale delle spese sostenute nel 2016 da parte delle perone fisiche, nella propria sfera privata (cioè, al di fuori dell’esercizio di attività di lavoro autonomo e d’impresa), per l’installazione di sistemi di videosorveglianza digitale o di allarme oppure per contratti stipulati con istituti di vigilanza, dirette alla prevenzione di attività criminali, in riferimento a immobili residenziali (per gli edifici promiscui, cioè impiegati sia a titolo personale che per l’attività lavorativa, il bonus è dimezzato).

Può beneficiarne chi ha chiesto l’attribuzione presentando la prescritta istanza entro lo scorso 20 marzo. Rapportando il quantum richiesto complessivamente nelle domande all’ammontare dei fondi stanziati (15 milioni di euro), l’Agenzia delle entrate ha determinato nella misura del 100% la quota di credito spettante a ogni contribuente richiedente. In altre parole, le risorse finanziarie destinate al bonus videosorveglianza sono risultate sufficienti a coprire interamente il “conto” presentato con le domande.

Il credito d’imposta spettante può essere utilizzato tramite il modello F24, per pagare in compensazione tributi o contributi ovvero, in alternativa, soltanto però se si tratta di persone fisiche non titolari di redditi d’impresa o di lavoro autonomo, in fase di compilazione della dichiarazione dei redditi, portandolo in diminuzione delle imposte calcolate in quella sede.

La procedura di utilizzo in compensazione del bonus – per il quale è stato istituito lo specifico codice tributo “6874” – prevede che il relativo F24 debba essere trasmesso esclusivamente attraverso i servizi telematici dell’Agenzia delle entrate (Entratel o Fisconline), senza possibilità di avvalersi dei canali messi a disposizione da banche e poste; in caso contrario, l’operazione di versamento è rifiutata.

Ricordiamo che il credito d’imposta in questione, introdotto dalla legge di stabilità 2016, si riferisce alle sole spese sostenute nel 2016. La misura agevolativa non è stata riproposta per l’anno in corso.