FISCO (pag. 3)
Bonus investimenti al Sud: quando e come ottenerlo
È finalmente operativa l’agevolazione introdotta dall’articolo 1, commi da 98 a 108, della legge n. 208/2015 (Stabilità 2016), che ha istituito un credito di imposta a favore delle imprese che, nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2016 ed il 31 dicembre 2019, acquisiscono beni strumentali nuovi, destinati a strutture produttive ubicate nelle zone svantaggiate delle regioni Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Molise, Sardegna e Abruzzo.
Infatti, dopo l’approvazione del modello per effettuare l’apposita comunicazione per la fruizione del credito (avvenuta nel marzo scorso), l’Agenzia delle entrate ha reso disponibile lo specifico software “CIM” per compilare la richiesta di attribuzione del bonus e predisporre il relativo file da trasmettere in via telematica. Ha pubblicato anche la risoluzione n. 41/2016 (4 luglio), istitutiva del codice tributo da indicare nell’F24 per l’utilizzo in compensazione del credito, e la circolare n. 34/2016 (3 agosto), per illustrate nel dettaglio la disciplina agevolativa.
PUBBLICA AMMINISTRAZIONE (pag. 5)
Riforma: avanti, ma molto lentamente
Con ampio risalto mediatico, i decreti attuativi della riforma Madia della pubblica amministrazione hanno tenuto banco nell’attività di governo per buona parte dell’estate. Diverse riunioni del Consiglio dei Ministri sono state dedicate all’esame dei provvedimenti collegati all’attuazione della legge-delega varata nell’agosto 2015, nella quale erano state definite le linee portanti dell’ennesima “rivoluzione copernicana” della p.a. finalizzata a rendere più snella ed efficiente la macchina burocratica.
L’accavallarsi di decreti ha, tuttavia, causato molta confusione. Alcune norme, il cui contenuto di massima era noto da mesi, sono state definitivamente confermate e sono entrate in vigore, con tanto di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, sebbene con qualche modifica rispetto alle versioni originarie; altre sono state, invece, presentate ex-novo dal governo ed entreranno in vigore solo tra qualche mese, al termine del previsto iter istituzionale e parlamentare, probabilmente con un testo diverso da quello attuale; di altre ancora, infine, sono stati solo preannunciati i contenuti, ma la presentazione vera e propria dello schema di decreto è stata rinviata alla fine del 2016 o ai primi mesi del 2017, anche se televisioni e giornali troppo spesso si sono affrettati a propinarli come cosa fatta!
In questo numero “leggi illustrate” cerca di mettere un po’ di ordine nella giungla di decreti (vecchi, nuovi e immaginari). Dopo una ricognizione schematica delle riforme “programmate” nella legge-delega del 2015, vengono raggruppati i vari provvedimenti attuativi a seconda del loro stato di avanzamento.
FISCO (pag. 11)
Modello 730: come rimediare ad errori od omissioni
Terminato il periodo di “tregua estiva”, per contribuenti e operatori professionali del settore è già ripreso il consueto tran tran con gli innumerevoli adempimenti tributari. Uno dei più importanti appuntamenti in programma a settembre è la presentazione del modello UNICO 2016, in scadenza l’ultimo giorno del mese.
Invece, per coloro che hanno provveduto alla dichiarazione dei redditi 2015 tramite il modello 730, potrebbe essere il momento di darsi da fare per rimediare ad eventuali errori ed omissioni (si tratti o no di precompilato). Questo, sia nel caso di inesattezze che hanno comportato conseguenze a proprio danno determinando una maggiore imposta dovuta o un minor credito spettante, sia nel caso opposto in cui siano state commesse irregolarità che hanno generato una minore imposta o un maggior credito.
In questo numero: le strade per rimediare.
FISCO (pag. 14)
Canone Rai: come richiedere, se spetta, il rimborso
Alla fine della fiera ne sarà valsa veramente la pena? A bocce ferme, quando il nuovo meccanismo di riscossione sarà andato pienamente a regime e si tireranno i primi bilanci, risulterà effettivamente ridotta l’evasione dal canone RAI? Quanto sarà costata l’iniziativa antievasione in termini di utilizzo di mezzi e risorse umane? L’attuazione della rivoluzione in materia di abbonamento alla TV, infatti, oltre a coinvolgere “coattivamente” soggetti terzi (in primis, le compagnie elettriche), ha richiesto e sta richiedendo l’impiego di un gran numero di impiegati dell’amministrazione finanziaria, distogliendoli da altre attività istituzionali, magari più produttive.
Cosa bisogna fare per recuperare la cifra eventualmente non dovuta, ma prelevata dalla società elettrica? La risposta è arrivata da un provvedimento pubblicato dall’Agenzia delle entrate il 2 agosto scorso, con il quale sono state definite le modalità per richiedere la restituzione del “maltolto” ed è stato approvato il modello per l’istanza, con le relative istruzioni.
LAVORO (pag. 35)
Cassa integrazione ordinaria: in vigore le nuove regole
Scatta la nuova Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria. Le modifiche erano state previste dalla riforma del mercato del lavoro (Jobs Act) che ha introdotto non pochi elementi di novità in tema di ammortizzatori sociali.
Ad agosto, in pieno periodo feriale, l’Inps ha fornito i nuovi criteri in base ai quali verranno approvate (o rigettate) le domande di Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria (a favore dei lavoratori sospesi dal servizio) presentate dalle imprese in crisi. Le nuove istruzioni avranno effetto retroattivo: decorrono dal 29 giugno 2016. La Circolare 1° agosto 2016, n. 139, ha fatto seguito alla pubblicazione del D.M. 15 aprile 2016 n. 95442 (in G.U. 14 giugno 2016).
Le imprese, dunque, ora hanno a disposizione un quadro regolamentare esaustivo in caso intendano fare richiesta di Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria (CIGO) per i propri dipendenti. D’altronde, il procedimento amministrativo che bisogna impiantare quanto s’intende accedere alla CIGO è fondamentale per l’accesso all’ammortizzatore sociale, poiché rappresenta il momento iniziale imprescindibile di tutto il processo di gestione ed erogazione del sussidio.
PREVIDENZA (pag. 37)
Malattie e visite fiscali: nuove ipotesi di esonero
Il lavoratore dipendente malato grave è esonerato dalla visita fiscale. E’ malato grave chi è affetto da patologie di particolare importanza (pancreatite, infarto, polmoniti, ecc.) o invalidanti (con la riduzione della capacità lavorativa di grado non inferiore al 67%). In questi casi, il lavoratore non è tenuto a rispettare le fasce di reperibilità per consentire i controlli sanitari (le c.d. visite fiscali) disposti dal datore di lavoro e dall’Inps. Si tratta di nuove ipotesi di esonero valide soltanto nel settore privato che, sulla base della previsione dell’art. 25 del dlgs n. 151/2015 (riforma Jobs act), sono state introdotte con decreto 11 gennaio 2016 e ora illustrate dall’Inps con la circolare n. 133/2016.
PREVIDENZA (pag. 38)
Isee e famiglie con disabili: via libera al nuovo calcolo
Via libera al nuovo calcolo dell’Isee per le famiglie con disabili. Il Consiglio di Stato ha confermato le sentenze del Tar Lazio che in più occasioni aveva dichiarato illegittimo il calcolo del nuovo Isee perché includeva nel reddito le indennità di accompagnamento, le pensioni e le altre prestazioni percepite dalle famiglie a motivo della disabilità di qualche componente. Queste voci, perciò, non saranno più incluse tra le voci di reddito a partire dalle certificazioni Isee emesse dall’Inps dal 29 maggio 2016. Di quelle emesse prima (cioè dal 1° gennaio al 28 maggio 2016) è in corso il ricalcolo da parte dell’Inps e l’operazione terminerà entro il 10 settembre. A spiegarlo è stato lo stesso istituto di previdenza nella circolare n. 137 del 25 luglio scorso.
PREVIDENZA (pag. 39)
Sì al contributo di solidarietà. No alla norma “anti badanti”
Il contributo di solidarietà sulle pensioni d’oro è legittimo, perché opera nel sistema previdenziale (lo percepisce l’Inps, non lo Stato), è stato imposto dalla crisi, incide sulle pensioni d’importo più elevato ed è pagato una tantum. A stabilirlo è la sentenza n. 173 depositata il 14 luglio 2016 della suprema Corte costituzionale, che fa così salvo il contributo di solidarietà sulle pensioni d’oro (cioè d’importo sopra i 90mila euro) operativo per il triennio 2014/2016.
Illegittima invece è la norma cosiddetta «anti-badanti», quella che taglia la pensione di reversibilità al coniuge superstite quando il matrimonio è stato celebrato da meno di 10 anni, non ci sono stati figli, i coniugi hanno una differenza d’età superiore a 20 anni ed il “trapassato” ha detto il fatidico sì alla veneranda età di oltre 70 anni. A stabilirlo è sempre la Corte costituzionale, con la sentenza n. 174 depositata il 15 luglio 2016 in cui spiega l’illegittimità perché causa di un’irragionevole penalizzazione: due persone che s’innamorino a tarda età e decidano di convolare a nozze non è «malcostume», ma l’esito dell’evoluzione del costume sociale. Perciò, quella di combinare le nozze al fine di garantire il reddito al partner superstite non può essere ritenuta a priori una decisione «con presunzione di frode alla legge», quanto piuttosto una scelta assunta sulla base del fondamento solidaristico che è proprio della pensione di reversibilità, rafforzato da ultimo dalle norme sulle unioni civili.
INSERTO
Amministratore di condominio
In un inserto di 40 pagine, la guida per intraprendere una professione emergente. Va scomparendo la figura del condòmino volenteroso che gratuitamente o con un modesto rimborso spese si offriva di occuparsi dell’amministrazione della palazzina dove abitava. La trasformazione urbanistica (grandi condomìni, residence, villaggi turistici, ecc.) e le nuove incombenze attribuite agli amministratori dalla nuova legge, che finora (almeno espressamente) non c’erano, hanno messo in crisi definitivamente il “fai da te” condominiale.