Iva con inversione contabile anche per tablet e PC. Non per i consumatori finali

(Agenzia delle entrate, circolare n. 21/E del 25 maggio 2016)
Dal 2 maggio scorso, il meccanismo del reverse charge (o dell’inversione contabile) si applica anche alle cessioni di alcuni prodotti del comparto elettronico – consolle da gioco, tablet PC e laptop, cioè computer portatili – soltanto, però, nella fasi di distribuzione che precedono la vendita al dettaglio (così come già avviene per la cessione di telefoni cellulari). Pertanto, niente reverse charge, ad esempio, per la vendita di un tablet ad un professionista che lo utilizza nella propria attività, poiché si tratta di un passaggio che avviene nella fase del dettaglio. Viceversa, se il professionista cede il proprio portatile usato ad un rivenditore (che acquista non come utilizzatore finale), l’operazione sarà soggetta all’inversione contabile.
In merito all’estensione (temporanea, fino a tutto il 2018) dell’inversione contabile a consolle da gioco, tablet PC e laptop, il Fisco ha dunque puntualizzato che la sua applicazione riguarda le sole operazioni precedenti la vendita al dettaglio, risultandone escluse le cessioni da parte di commercianti al minuto o assimilati, in quanto, di norma, effettuate a utilizzatori finali, anche se soggetti passivi Iva.