Via libera al credito d’imposta per imprese e lavorati autonomi danneggiati dal sisma del 2012

(Agenzia delle entrate risoluzione n. 30/E del 20 marzo 2015)

Con due documenti emessi nello stesso giorno, l’Amministrazione finanziaria ha “sbloccato” il credito d’imposta (per accedere al quale andava presentata domanda entro il 29 dicembre scorso) previsto a favore dei soggetti che, alla data del 20 maggio 2012, avevano sede legale od operativa e svolgevano attività d’impresa o di lavoro autonomo in uno dei comuni interessati dal terremoto del 20 e 29 maggio 2012 e che hanno subìto la distruzione o l’inagibilità dell’azienda o dello studio professionale, oppure la distruzione di attrezzature o di macchinari utilizzati per l’attività.
L’Agenzia delle entrate, infatti, doveva comunicare le percentuali massime del credito effettivamente spettante per i costi sostenuti negli anni 2012 e 2013, stabilendole in base al rapporto tra le risorse stanziate e l’ammontare di quanto complessivamente “sollecitato” dai contribuenti. Per il 2012, nessun taglio: il credito spetta per intero, nella misura del 100%. Per i costi sostenuti nel 2013, invece, dal momento che il credito complessivamente richiesto (14.513.908 euro) è risultato superiore ai fondi disponibili (9.447.608 euro), il bonus spetta nella misura del 65,0934%.
L’agevolazione va sfruttata in compensazione tramite modello F24, da presentare esclusivamente attraverso i canali telematici Entratel o Fisconline, pena lo scarto dell’operazione di versamento. Nella delega di pagamento, deve essere riportato lo specifico codice tributo “6843” (“Credito d’imposta a favore dei soggetti danneggiati dal sisma del 20 e 29 maggio 2012 – Istanze presentate nel 2014”); nel campo “anno di riferimento”, va indicato l’anno di sostenimento dei costi.