Scatta la sforbiciata ai crediti di imposta prevista dalla Stabilità

(Presidenza del Consiglio dei ministri, decreto 20/2/2014, pubblicato sulla G.U. n. 67 del 21/3/2014)

Seppure con una cinquantina di giorni di ritardo rispetto alla scadenza del 31 gennaio fissata dalla Legge di stabilità 2014, è arrivato in Gazzetta il decreto presidenziale che dà attuazione alle disposizioni dettate dall’articolo 1, commi da 577 a 580, della stessa legge n. 147/2013. La norma, allo scopo di rastrellare qualche centinaio di milioni di euro (214 per l’anno 2014 e 294,5 a decorrere dal 2015), aveva programmato la razionalizzazione della spesa per crediti d’imposta, prevedendone, per un determinato gruppo, un dimagrimento, comunque in misura non superiore al 15%. Per garantire il raggiungimento dell’obiettivo monetario, la Stabilità 2014 affida al ministero dell’Economia e delle Finanze il compito di monitorare l’andamento della fruizione dei crediti “sotto osservazione” e, in caso di scostamento rispetto ai traguardi finanziari stabiliti, di rideterminare, con apposito decreto, le percentuali del bonus, in misura tale da assicurare il risultato.
Il DPCM pubblicato il 21 marzo, dunque, decreta che, a decorrere dal 1° gennaio 2014, viene ridotto del 15% l’importo agevolato, calcolato secondo le disposizioni proprie di ciascun incentivo, delle seguenti misure di favore (la riduzione si applica ai crediti i cui presupposti si realizzano a partire dal 1° gennaio 2014 e agli utilizzi degli stessi effettuati dopo la pubblicazione del DPCM):
● credito d’imposta per gli esercenti delle sale cinematografiche (art. 20 del DLGS n. 60/1999);
●  credito d’imposta riconosciuto ai gestori di reti di teleriscaldamento alimentati con biomassa e con energia geotermica per il recupero del contributo statale attribuito al consumatore finale come “sconto” per l’energia prodotta (art. 2, comma 12, della legge n. 203/2008);
● credito d’imposta sul prezzo d’acquisto delle apparecchiature informatiche comprate per la connessione con il sistema informativo dell’Amministrazione fiscale da parte delle persone fisiche che optano per il regime agevolato per le nuove iniziative imprenditoriali e di lavoro autonomo, cosiddetto “forfettino”, avvalendosi dell’assistenza fiscale dell’Agenzia delle entrate (art. 13, legge n. 388/2000);
● riduzioni dell’accisa su gasolio, benzina, GPL e gas metano impiegati come carburanti per i veicoli da noleggio da piazza, cioè i taxi e, in alcune località, i motoscafi (punto 12 della tabella A allegata al Testo unico delle accise – DLGS n. 504/1995);
● credito d’imposta riconosciuto alle imprese costruttrici o importatrici e agli installatori per il recupero dello “sconto” attribuito al consumatore finale per l’acquisto di veicoli elettrici, a metano o a GPL, o per l’installazione di un impianto alimentato a metano o GPL (art. 1 del DL n. 324/1997).
Ridimensionati, sempre con decorrenza dal 2014, i limiti di spesa prevista per altre tre agevolazioni: il credito d’imposta per l’erogazione di borse di studio a studenti universitari; il credito d’imposta per la distribuzione, la vendita ed il noleggio di opere dell’ingegno digitali; il credito d’imposta per le nuove assunzioni di personale altamente qualificato.
Un trattamento particolare viene riservato a tre agevolazioni che, per il 2014, saranno sfruttabili nella misura limitata all’85% dell’importo spettante, senza che però il restante 15% venga perduto: potrà essere utilizzato in tre quote annuali a partire dal 2015. Si tratta del credito d’imposta:
● per le imprese che negli anni 2007-2013 hanno acquistato nuovi beni strumentali destinati a strutture produttive ubicate nelle aree svantaggiate (art. 1, co. 271, della legge n. 296/2006);
● riconosciuto per gli anni 2007-2009 agli imprenditori agricoli che hanno effettuato investimenti in agricoltura (art. 1, co. 1075, della legge n. 296/2006);
● riconosciuto per gli anni 2011 e 2012 alle imprese per il finanziamento di progetti di ricerca in università o enti pubblici di ricerca (art. 1 del DL n. 70/2011).
Scatta invece l’anno prossimo, con riferimento ai consumi effettuati dal 1° gennaio 2015, la sforbiciata, sempre nella misura del 15%, dell’agevolazione sul gasolio per gli autotrasportatori, consistente nella restituzione del maggior onere che deriva dagli aumenti dell’accisa sul carburante.
Gli altri crediti da far dimagrire secondo la terapia prescritta dalla legge di stabilità (allegato 2 alla legge n. 147/2013) vengono invece graziati dal DPCM, secondo il quale, per essi, “continuano ad applicarsi le disposizioni vigenti”. Indenni, ad esempio, il credito: per il pagamento dell’imposta su successioni e donazioni mediante cessione di beni culturali e opere; per i titolari di licenza taxi-noleggio con conducente; a favore delle imprese armatrici per la salvaguardia dell’occupazione della gente di mare; sui costi sostenuti per attività di sviluppo, produzione, digitalizzazione e promozione di registrazioni fonografiche o videografiche musicali.