Rimborsi Iva a velocità variabile: arrivano prima se il livello di rischio è basso

(Agenzia delle entrate, circolare n. 5/E del 10 marzo 2014)

L’Amministrazione finanziaria si è data nuove regole per la lavorazione dei rimborsi IVA chiesti con la dichiarazione annuale o con il modello IVA TR (trimestrale); lo scopo è ridurre i tempi di erogazione delle somme spettanti ai contribuenti “affidabili” e destinare, invece, maggiori risorse al controllo dei soggetti più a rischio.
Con la circolare n. 5/2014, l’Agenzia delle entrate ha fornito ai propri uffici le linee guida per razionalizzare, diversificandola, l’attività istruttoria svolta per verificare la spettanza dei rimborsi, attualmente identica per tutte le richieste, indipendentemente dall’ammontare o dalla “pericolosità” del contribuente. È stata introdotta, per ogni istanza di rimborso, una misura del livello del rischio (c.d. “risk score”), graduando conseguenzialmente la documentazione da richiedere e l’intensità dei controlli da effettuare, proprio in funzione del diverso livello di rischio. A ciascuna istanza di rimborso viene attribuita, tramite una specifica procedura informatica, una classe di rischio (alto, medio e basso), che, quindi, ne determina le successive attività di controllo da parte degli uffici. L’“inquadramento” è determinato in base ad una serie di parametri: continuità aziendale; tipologia di attività svolta; natura giuridica del contribuente; regolarità delle dichiarazioni e dei versamenti degli anni precedenti; assenza di accertamenti e verifiche; assenza di carichi pendenti; assenza di frodi e violazioni penali tributarie; “conoscenza” del soggetto da parte dell’ufficio, in quanto fisiologicamente a credito.