Bevande e snack “automatici”

Bevande e snack “automatici”: è scattato l’aumento dell’IVA in uffici, scuole, ospedali e fabbriche (Decreto legge n. 63/2013, articolo 20)
Più cara, dal 1° gennaio, la pausa caffè alla “macchinetta” in ufficio o a scuola. È infatti scattato il passaggio dall’aliquota IVA del 4% a quella del 10% per le bibite, le merendine, gli snack ed ogni altro prodotto alimentare venduto tramite distributori automatici. La misura era stata decisa nell’estate scorsa dal decreto legge n. 63/2013 tra le coperture necessarie per la proroga e il potenziamento del bonus ristrutturazioni e della detrazione per i lavori di riqualificazione energetica degli edifici.
La disposizione riguarda gli apparecchi collocati in edifici destinati a collettività (stabilimenti, ospedali, case di cura, scuole, uffici, caserme, ecc.), per i quali era previsto un trattamento fiscale di favore (IVA al 4%) rispetto a quelli collocati in altri posti (ad esempio, centri commerciali, strade pubbliche, negozi, stazioni ferroviarie, aeroporti), che già scontavano l’aliquota del 10%, ordinariamente prevista per le somministrazioni di alimenti e bevande (bar, ristoranti, ecc.).